Con il forte temporale di domenica 10 settembre a Colle Spina, frazione del Comune di Labico, si è sfiorata la tragedia. Il piano interrato di 5 villini, costruiti a ridosso del ponte dell'alta velocità, è stato completamente sommerso dall'acqua e dal fango, uscito all'improvviso dallo scolo del ponte e dalla valle adiacente, provocando danni alle abitazioni e alle famiglie, che da un momento all'altro si sono ritrovate per strada.
A una settimana da quella terribile giornata, “gli alluvionati” di Colle Spina vogliono ringraziare chi durante questi giorni di angoscia è stato loro vicino, aldilà delle cariche e dei ruoli: “sotto tuoni e scrosci di pioggia che agitano il sonno, siamo a una settimana dalla domenica in cui abbiamo perso parte della nostra casa e moltissime delle nostre cose. Domenica scorsa ha piovuto tanto e, in meno di mezz’ora, tanta, troppa acqua si è riversata con tutta la sua devastazione, lasciandoci impauriti e impotenti – raccontano i proprietari dei 5 villini di Colle Spina – E’ stato l’inizio di una faticosa settimana durante la quale siamo stati soccorsi, accompagnati e rassicurati da tutte le istituzioni presenti sul territorio.
Comune, Carabinieri, Ufficio Tecnico e Polizia Municipale di Labico, Protezione civile Pegaso di Colonna, Consorzio Colle Spina, Lazioambiente, Assogenitori erano tutti qui dal primo momento a fare ognuno qualcosa, ognuno un po’. È così che abbiamo conosciuto persone speciali che al di là delle loro cariche istituzionali o delle loro mansioni, non si sono risparmiate o sottratte all’enorme mole di lavoro e fatica”.
Il ringraziamento nome per nome: “Dunque grazie ragazzi e ragazze, grazie di cuore a tutti: Danilo, Giuseppina, Maurizio, Agostina e Benedetto dell’Amministrazione comunale; Marco Callori dell’U.T. comunale; Com. Natella e i suoi ragazzi dei C.C.; Com. Pellegrini della P.M.; Anna, Flavia e Paola del Consorzio Colle Spina; Gigi Luciani e Stefano Ciccone e tutti i ragazzi e le ragazze della P.C. Pegaso Colonna (bravi!); le famiglie Delle Fratte e Filauri; tutti gli amici e le amiche che anche solo con un caffè caldo e un dolcetto, una parola o un sorriso, ci hanno reso più sopportabile questa triste esperienza. Un particolare ringraziamento va a Lorenza della Assogenitori e alle ragazze che con lei collaborano. Grazie a tutti gli operai e le operaie del Comune di Labico che si sono prestati senza sosta. Vi chiamiamo per nome, non scriviamo le vostre cariche proprio per l’umanità, la comprensione e l’aiuto che ci avete dato”.
I proprietari delle case sommerse dall’alluvione concludono: “Purtroppo nulla è concluso, questo è solo, ahinoi, l’inizio di un lungo percorso nel quale siamo sicuri continuerete ad accompagnarci con la stessa attenzione, la stessa costanza e la stessa solidarietà finora dimostrataci”.
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