Ladispoli. Catturato il leone fuggito dal circo, proteste animaliste per come è stato trattato
L’episodio di Ladispoli evidenzia la pericolosità dei circhi con animali dal punto di vista della sicurezza pubblica e il disagio degli animali costretti in cattività
Panico a Ladispoli, comune di 42 mila abitanti vicino a Roma, dove un leone è scappato da un circo in viale Mediterraneo.
L’animale aveva seminato il panico nella cittadina laziale. Il sindaco aveva rassicurato i cittadini attraverso i Social invitandoli però a restare a casa fino al completamento delle operazioni di recupero. L’animale è stato catturato intorno alle 22 di ieri, 11 novembre, dopo essersi rifugiato in un canneto. Il felino era stato immortalato mentre si aggirava in alcune vie della cittadina sul litorale laziale.
Diversi i video degli utenti che passano da chat a chat su WhatsApp. L’allerta è rimasta altissima per diverse ore: circondato da polizia e carabinieri, dopo cinque lunghe impegnative ore, a cui hanno partecipato carabinieri, forestali, poliziotti, finanzieri e vigili del fuoco, è stato sedato e riconsegnato al circo.
Sindaco di Ladispoli
“Per quelli che cominceranno a chiedere: perché ancora fate venire a Ladispoli il circo con gli animali? Perché il sindaco ha autorizzato il circo? La risposta è che io non ho autorizzato nulla, non spetta a me farlo”, ha affermato il primo cittadino di Ladispoli, Alessandro Grando.
“Non possiamo vietare i circhi con animali”
“Non spetta a me farlo – prosegue il sindaco – purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città. Nel 2017 ci abbiamo provato ma abbiamo perso il ricorso al TAR e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente”, spiega Grando, chiudendo con un auspicio di mettere fine allo sfruttamento degli animali nei circhi. (Agenzia Agi)
Come è stata possibile la fuga?
La gabbia del leone fuggito è stata trovata aperta e accanto c’erano le tigri che partecipano allo spettacolo circense insieme con i leoni. Alcuni testimoni avrebbero visto tre persone sospette nei pressi della gabbia di Kimba (nome del leone), compiere gesti strani e allontanarsi di corsa.
L’ipotesi che i tre avrebbero favorito la fuga di Kimba, è avvalorata dal ritrovamento del lucchetto della gabbia rotto. Secondo gli inquirenti e gli stessi responsabili del circo potrebbe trattarsi di un sabotaggio. L’alternativa è quella dell’errore umano e di una gabbia non chiusa in maniera corretta.
Dove l’uso di animali al circo è vietato
In Europa negli ultimi anni ci sono stati notevoli progressi: a Cipro e in Grecia è vietato l’utilizzo di tutte le specie animali nei circhi, mentre in altri 7 Paesi europei (Austria, Belgio, Croazia, Lettonia, Malta, Paesi Bassi e Slovenia) è stato vietato l’utilizzo di animali esotici. Ancora, in 9 stati ci sono limitazioni per alcune specie e il divieto è in discussione in altri Paesi.
Sono molti gli altri Paesi in tutto il mondo in cui gli animali sono stati liberati dalla catene dei circhi. L’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa dove ancora è consentito l’uso di animali negli spettacoli circensi. E’ tempo di mostrare la dovuta sensibilità per un avanzamento etico, per rendere finalmente il circo uno spettacolo divertente e per la gioia di tutti.
Sit-in davanti al circo di Ladispoli
Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli con una rappresentanza di animalisti si ritroveranno oggi alle 16 davanti al Rony Roller Circus a Ladispoli, da cui è fuggito il leone poi catturato nella notte, per chiedere il divieto su tutto il territorio nazionale dell’utilizzo di animali nei circhi e per protestare contro le violenze subite dall’animale nel momento della sua cattura.
“Trattamento barbaro riservato al leone”
“Sono immagini indegne di un Paese civile quelle che tutti noi abbiamo visto nel video della cattura del leone fuggito dal circo. Neanche al peggior mafioso viene riservato un trattamento simile. Dopo essere stato braccato lungo le vie della città l’animale, una volta narcotizzato, viene prima trascinato in modo barbaro da una scarpata, dove aveva cercato riparo, con delle funi attaccate alle zampe e poi sollevato in malo modo senza alcuna tutela per la sua incolumità per essere poi scaricato su un pick up.
“Chiederò un’interrogazione parlamentare”
Un’operazione condotta senza alcuna cautela per cui presenterò un’interrogazione parlamentare per conoscere se fossero presenti medici veterinari o personale specializzato nel recupero del leone, se siano state rispettate le norme a tutela della sua incolumità e di quella degli operatori coinvolti. Oggi chiederò notizie del suo stato di salute e degli altri animali nel circo”. Così in una nota il deputato Borrelli.
“La verità è che la lobby dei circhi che sfruttano gli animali gode ancora di protezioni importanti – ha aggiunto – come dimostra l’ennesimo slittamento del testo normativo al Senato al 18 agosto 2024 per la presentazione del Decreto Legislativo attuativo della Legge delega sullo spettacolo che avrebbe portato al ‘superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti’.
Proposta bocciata in Parlamento
Io stesso ho presentato un emendamento alla legge Finanziaria del 2022 che prevedeva l’eliminazione degli animali nei circhi con multe fino a 100mila euro. Anche questa proposta è stata bocciata in Aula, prova evidente delle numerose resistenze ancora presenti in Parlamento. Chiediamo al ministro Sangiuliano che la norma in questione venga subito attuata anticipando la scadenza del prossimo anno”. (Com/Red/Dire)
Comunicato OIPA
L’episodio del leone scappato a un circo a Ladispoli, è esemplare: evidenzia la pericolosità dei circhi con animali dal punto di vista della sicurezza pubblica e soprattutto il disagio degli animali costretti in cattività e usati negli spettacoli.
L’Oipa torna ad auspicare l’introduzione di una legge che vieti i circhi con gli animali, anche nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione che “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Al contrario di quelli che usano gli animali, gli spettacoli circensi con soli acrobati e clown possono essere educativi, mostrando i talenti umani e non le penose costrizioni di esseri senzienti costretti dall’uomo a dare spettacolo a forza di pesanti addestramenti. Così il comunicato stampa della nota federazione internazionale di associazioni animaliste e protezioniste.
Commenti su Facebook del circo di Ladispoli
In seguito al grave episodio della fuga del leone dal circo di Ladispoli, molti cittadini e utenti dei Social media, sono intervenuti sulla pagina Facebook del Rony Roller Circus, il circo da cui è scappato il possente animale. Ecco alcuni dei commenti rilasciati sulla pagina Facebook. Iniziamo con uno a favore dello spettacolo circense cui ci si riferisce:
“Abbiamo portato i bambini al vostro spettacolo, davvero bello, così come bello e molto interessante il documentario sul vostro circo su Raiplay. Complimenti e W il circo!”; al primo commento risponde un utente contrario al circo con animali: “Bravi portate i bambini a vedere come si sfruttano e si fanno soldi sulla pelle degli animali complimenti”;
“Vergogna, sfruttare queste creature con fruste e narcotici. Mentalità da medioevo. Genitori che credono sia educativo portare i figli a vedere gli animali che ‘ballano e saltano’, soffrono e vengono frustati se sbagliano. Spostati in gabbie da una città all’altra. Chiusi eternamente. Mettiamoci i vostri figli a ballare e saltare no? Poi ne riparliamo. Non ci evolveremo mai finché esiste questa mentalità”;
Ancora un commento di vicinanza alla comunità circense ospite della città di Ladispoli: “Vi stiamo vicini soprattutto oggi… Ieri siamo venuti allo spettacolo delle 17,00 con i bimbi. Veramente stupendo.. e ieri sera vista la vostra storia su Rayplay”;
“Il circo oltre ad essere diseducativo è anche pericoloso, e la giornata di ieri ne è stata la dimostrazione! Ma come vi fidate a portare lì i vostri figli? Io sono allibita. Poi cosa c’è di divertente in un leone o in un elefante, una zebra chiusi nella gabbia e trasportati continuamente da una città all’altra? Dovrebbero correre liberi nella savana, non sull’asfalto!”;
Chiudiamo con un pensiero di un’insegnante: “Fino a quando useranno animali per fare spettacolo non andrò mai in nessun circo e non porterò neppure i miei alunni a vederlo, perché lo trovo diseducativo, gli animali devono vivere nel loro habitat naturale, non dentro le gabbie e fare cose contro natura sennò vengono puniti, per loro è una umiliazione!”.
*Foto di copertina: immagine di archivio non riferibile al Rony Roller Circus