“L’albero degli amici”, l’inno di Borges al rapporto umano più generoso
Dicembre il mese che rappresenta meglio l’amicizia che è generosità. Il sentimento del dono è ancora oggi il più umano degli affetti
Amicizia è generosità e il sentimento del dono è ancora oggi il più rivoluzionario e umano degli affetti. Dicembre, molto probabilmente è il mese che rappresenta meglio lo spirito del dono, anche fuori dalle motivazioni religiose. Intorno a noi, tutto contribuisce a creare le condizioni per accorciare le distanze: il freddo, qualche giorno di vacanza dagli impegni quotidiani, il buio che arriva prima, le luci nelle strade che si fanno più calde, i negozi che ci fanno proposte colorate. Insomma è il momento giusto per recuperare i nostri amici. E allora ci viene in aiuto una toccante riflessione dello scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges, artista come pochi a trovare parole piene di magia.
Il fantastico Borges sul valore dell’amicizia
Nelle nostre vite esistono persone che ci rendono felici per la semplice casualità di averle incrociate nel nostro cammino. Alcune percorrono il cammino al nostro fianco, vedendo molte lune passare, altre che vediamo appena tra un passo e l’altro. Tutte le chiamiamo amici e ce ne sono di diversi tipi.
Forse ogni foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici. Il primo che nasce da un germoglio è il nostro amico papà e la nostra amica mamma che ci mostrano come è la vita. Poi vengono gli amici fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio perché possano fiorire come noi. Passiamo a conoscere tutta la famiglia di foglie che rispettiamo e alle quali auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta altri amici, che non sapevamo di incontrare nel nostro cammino. Molti di loro li chiamiamo amici dell’anima, del cuore. Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene, sanno ciò che ci rende felici. E a volte uno di quegli amici dell’anima si installa nel nostro cuore e allora viene chiamato innamorato. Questo amico da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche gli amici “del momento”, di una vacanza, di alcuni giorni o di alcune ore. Sono soliti collocare molti sorrisi sul nostro volto, per tutto il tempo in cui siamo vicini. Parliamo di quelli vicino, non possiamo dimenticare gli amici lontani, quelli che sono nella punta dei rami e quando soffia il vento appaiono sempre tra una foglia e l’altra.
Il tempo passa, l’estate se ne va, l’autunno si avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono un’altra estate e altre resteranno per molte stagioni. Però ciò che ci rende più felici è che quelle che sono cadute continuano vicine, aumentano la nostra radice con allegria. Sono momenti di ricordi meravigliosi di quando le incontrammo nel nostro cammino.
Ti auguro foglia del mio albero, pace, amore, salute, fortuna e prosperità. Oggi e sempre semplicemente perché ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non ha lasciato nulla. Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Jorge Luis Borges