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Lariano, presentati due film sui diritti civili

La suggestiva cornice de La Casa di Rudolph, in Piazza Santa Eurosia a Lariano, ha ospitato il 18 dicembre 2024 la prima di una serie di presentazioni itineranti dei film “Fin qui tutto bene?” e “Io non sono nessuno”, due opere cinematografiche interamente girate nei suggestivi scenari dei Castelli Romani. L’evento, promosso dal Comune di Lariano, ha visto la presenza di registi, attori, produttori e ospiti d’eccezione, in un’iniziativa che ha celebrato l’arte cinematografica e i temi del coraggio, della libertà e dei diritti civili.

Lariano, il cinema come narrazione e riflessione sociale

La serata ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo del cinema e delle istituzioni. Tra i presenti, i registi Cosimo Bosco e Geraldine Ottier, oltre ai membri del cast, tra cui Maurizio Mattioli, Roberta Garzia, Martina Carletti, Marta Moschini, Mirko Marcelli, Viktorie Ignoto e Graziano Scarabicchi. A fare gli onori di casa, il sindaco di Lariano Francesco Montecuollo e l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante, promotori dell’iniziativa, che hanno voluto sottolineare l’importanza di utilizzare il cinema come strumento di riflessione sociale e di dialogo con il pubblico.

Dopo la presentazione e i saluti istituzionali, i presenti hanno assistito in anteprima alla proiezione dei trailer dei due film. Al termine delle immagini, si è aperto un dibattito con il pubblico. Un momento di confronto e riflessione sui temi centrali delle due opere, con particolare attenzione ai concetti di coraggio, autodeterminazione e convivenza con la tragedia.

Il pubblico ha accolto con grande interesse le parole dei registi e degli attori presenti, che hanno raccontato il significato e il messaggio delle due opere, offrendo uno sguardo inedito sulla genesi e la lavorazione dei film. I produttori, Jessica Botti di Mechanismo srl e Salvatore Scarico di Tyche Productions srl, hanno ribadito l’importanza del cinema come strumento di narrazione e riflessione sociale.

“Il cinema è una fonte inesauribile di ispirazione e una grande sfida personale. Collaborare a questi progetti è stato complesso ma emozionante. Vedere realizzate due opere da zero è una soddisfazione personale. Grazie per la fiducia riposta in noi e al team che ci ha seguito e continua a seguirci”, hanno dichiarato i produttori.

“Fin qui tutto bene?”, thriller psicologico tra solitudine e paure universali

Diretto da Cosimo Bosco e prodotto da Mechanismo srl, “Fin qui tutto bene?” è un thriller psicologico ambientato durante la pandemia da COVID-19. Il film si muove su un registro di suspense e dramma psicologico, affrontando temi come la solitudine e il lutto, paure che hanno toccato in modo trasversale la società durante l’emergenza sanitaria globale.

L’opera ha già ricevuto importanti riconoscimenti internazionali, tra cui il premio come Miglior Attore Non Protagonista a Maurizio Mattioli e il premio come Miglior Thriller al Bloody Festival Roma 2024. Durante la serata, Maurizio Mattioli ha condiviso con il pubblico alcune esperienze vissute sul set, raccontando il suo approccio al personaggio e la complessità emotiva delle sue interpretazioni.

Il film si distingue per la capacità di toccare corde profonde dell’animo umano, rappresentando il conflitto interiore di chi si trova a fare i conti con l’isolamento e con le conseguenze della pandemia. La scelta di girare nei paesaggi suggestivi dei Castelli Romani ha aggiunto un tocco di unicità e profondità alla narrazione visiva.

“Io non sono nessuno”, la storia di Mariasilvia Spolato

Di natura completamente diversa è il film “Io non sono nessuno”, diretto da Geraldine Ottier e prodotto da Tyche Productions srl, che narra la storia di Mariasilvia Spolato, prima donna in Italia a dichiararsi pubblicamente omosessuale nel 1972. La pellicola ripercorre la sua vita, le sue lotte e il prezzo altissimo che ha dovuto pagare per la sua coraggiosa scelta di libertà e autodeterminazione.

Dopo l’anteprima al Florence Queer Festival 2024, il film ha già ottenuto consensi internazionali e ha suscitato ammirazione per la sua capacità di raccontare con sensibilità una storia poco nota al grande pubblico, ma di grande importanza per il movimento LGBTQ+ italiano. La prima uscita ufficiale nelle sale cinematografiche è prevista in occasione della Festa della Donna 2025, una scelta simbolica e carica di significato.

Anche in questo caso, il film è stato girato nei Castelli Romani, che hanno fornito luoghi intimi e riflessivi in linea con il tono profondo e introspettivo della narrazione. Alla presentazione di Lariano erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni LGBTQ+, come Lorenzo Durante dell’Arcigay Castelli Romani e Anelise Carnevale dell’Arcigay Latina, che hanno espresso il loro apprezzamento per il progetto.

“La storia di Mariasilvia Spolato è un esempio di coraggio e libertà”, ha dichiarato Anelise Carnevale, “e il fatto che venga raccontata con il linguaggio universale del cinema è un segnale forte e importante per la nostra comunità”.

La serata ha messo in luce anche l’importanza del cinema come veicolo di riflessione e sensibilizzazione sociale. Il sindaco di Lariano, Francesco Montecuollo, e l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante hanno ribadito l’impegno del Comune a sostenere il cinema come strumento culturale e sociale.

“Il cinema è uno specchio della società e può aiutarci a guardare la realtà con occhi nuovi. Sostenere progetti come questi significa investire in cultura, diritti e coraggio”, ha affermato il sindaco Montecuollo.

Giovanni Montella

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