Ha assistito molti degli sfortunati risparmiatori che avevano investito in bond argentini, poco prima del crack del Paese sudamericano, ora è accusato di evasione fiscale.
Le somme guadagnate seguendo le cause di quei clienti non le avrebbe mai dichiarate al fisco.
E’ quanto ipotizza la Procura di Latina nei confronti di Angelo Castelli, avvocato di 52 anni di Formia. Per il legale, difeso da Alfredo D’Onofrio e Adriana Anzeloni, si sta svolgendo un processo davanti al collegio penale del tribunale di Latina, presieduto dal giudice Lucia Aielli.
La contestazione nei suoi confronti è quella di omessa dichiarazione dei compensi: tutte somme che sarebbero state versate dai clienti che aveva assistito nei procedimenti per i risarcimenti chiesti alle banche, episodi che vanno dal 2005 al 2007.
Assegni dai tre fino a cinquemila euro, per raggiungere una somma di 660mila euro sulla quale, secondo l’accusa, avrebbe evaso il fisco. Parte di questi, 60mila, sarebbe stata riciclata dal coimputato, Domenico Migliorato, 47 anni, di Minturno, difeso da Antonio Leone.
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