Latina, infermiere aggredito dal padre di un paziente

Per lo spavento è stato colto da infarto ma non è in pericolo di vita

Grave episodio accaduto la scorsa notte alla struttura d'emergenza dell' ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Il padre di un ragazzo che accusava dolori addominali ha perso la pazienza dopo una lunga attesa e ha picchiato un infermiere di 40 anni.

L'uomo, a causa dello spavento, è stato colto da infarto ed è stato immediatamente ricoverato presso unità coronarica. Fortunatamente non è in pericolo di vita. La cosa paradossale è che l'infermiere è conosciuto per essere uno dei sindacalisti più attivi nel denunciare i problemi e le carenze della struttura di emergenza.

E' ormai noto da tempo, infatti, che il numero dei medici del Pronto Soccorso è inadeguato e questa carenza espone i sanitari al malcontento e all'ira dei pazienti, che in certi casi trascende nella violenza, come purtroppo accaduto nella notte scorsa. Una delle cause principali del sovraffollamento è la chiusura di molte strutture nella provincia pontina nel corso degli ultimi anni.

Nel frattempo la Asl, in seguito all' aggressione dell'infermiere, ha deciso di costituire un’ unità di crisi che si riunirà domani per "discutere e adottare misure urgenti ed immediate".

Sulla vicenda è intervenuta anche la Regione Lazio: "La decisione – si legge in un comunicato – del Direttore generale, Michele Caporossi, di convocare per domani alle ore 13 una riunione dell’unità di crisi finalizzata ad affrontare le criticità del pronto soccorso dell’ospedale Goretti di Latina, è la risposta giusta per riportare alla normalità la gestione del servizio. La Regione Lazio, nell’ esprimere solidarietà all’ infermiere aggredito e formulare gli auguri di pronta guarigione, sottolinea che una situazione di grave disagio non può mai giustificare l’uso della violenza contro gli operatori".

 

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