E' avvenuto nella tarda serata di ieri, uscendo da un corso di formazione in via San Carlo da Sezze, gli operatori della ONLUS si sono trovati di fronte a uno spettacolo agghiacciante: sui tre furgoncini in dotazione, utilizzati per il trasporto dei dializzati, erano fissati con il nastro adesivo altrettanti proiettili di fucile.
I proiettili, di calibro 12, sono ora al vaglio della polizia. "E’ un gesto incomprensibile – ha detto Domenico Primerano, presidente dell’associazione – non capisco chi possa aver fatto una cosa del genere e perché".
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