Le prove concorsuali dell’Asl di Latina per la selezione dei dirigenti di cinque strutture complesse sono state annullate. Il commissario straordinario dell’Asl pontina, Sabrina Cenciarelli, ha revocato il 17 ottobre scorso gli atti deliberativi, inizialmente adottati dall’ex direttrice generale Silvia Cavalli tra febbraio e marzo 2024, che erano finalizzati a scegliere nuove guide per diverse unità operative complesse (Uoc). Tra queste, le “Professioni sanitarie Rete ospedaliera” e “Non ospedaliera“, i Distretti di Latina, Aprilia, Formia e Gaeta, e l’unità “Acquisto e contratti“.
Le motivazioni alla base della revoca riguardano i cambiamenti introdotti dal nuovo piano aziendale dell’Asl, approvato con la delibera commissariale 422 del 10 luglio scorso. Come affermato dalla dottoressa Cenciarelli, il piano “determina profondi cambiamenti nell’assetto organizzativo aziendale riguardanti le strutture sanitarie ospedaliere e la rete territoriale…“.
Tra le altre ragioni addotte, la dottoressa Cenciarelli sottolinea la variazione della configurazione territoriale, dovuta alla creazione di un unico dipartimento che sostituisce i due precedenti, con una riorganizzazione delle funzioni delle unità operative complesse. Questa nuova configurazione, inoltre, comporta modifiche alle unità operative semplici e la creazione della Uosd Servizi sociali.
Il concorso per il dirigente della Uoc “Procedure Acquisto e Contratti” è stato revocato in quanto il nuovo piano prevede l’istituzione di due nuove Uoc: “Acquisizione Farmaci, Dispositivi medici e servizi” e “Acquisizione beni non sanitari, servizi e gestione contratti di logistica”. Secondo Cenciarelli, queste nuove strutture “garantiranno l’ottimale svolgimento delle funzioni e forniranno un importante impulso alla programmazione delle attività“.
I cinque concorsi annullati potranno essere espletati nuovamente una volta che la Regione Lazio avrà approvato il nuovo piano aziendale, basato sulle disposizioni del decreto ministeriale 77/2022 dell’ex Ministro della sanità Roberto Speranza. Questo decreto ha permesso all’Italia di accedere ai fondi previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Sulla decisione di annullare i concorsi, la dottoressa Cenciarelli difende la sua scelta, spiegando che “i cambiamenti previsti, che vedranno la luce con l’approvazione del nuovo atto aziendale, determineranno la necessaria rimodulazione dei profili dei dirigenti che andranno a ricoprire i nuovi incarichi“.
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