Presso la sede del Consorzio di Sviluppo industriale di Roma e Latina è stata presentata la legge regionale sugli Open Innovation Center, lo strumento della Regione Lazio che mette a disposizione una somma complessiva di tre milioni di euro sino al 2023.
All’incontro presenti l’assessore allo sviluppo Paolo Orneli, il prorettore dell’Università La Sapienza di Roma Giuseppe Bonifazi, la Camera di Commercio Frosinone-Latina, i consiglieri regionali Marta Leonori ed Enrico Forte (i firmatari della legge), il presidente del Consorzio Industriale Cosimo Peduto, i responsabili delle categorie sociali e produttive e i rappresentanti di numerosi enti locali.
L’assessore Orneli ha disegnato le prospettive e i prossimi passaggi operativi legati all’attuazione della legge che porterà alla creazione di una rete di Open Innovation Center nel territorio regionale: “Si tratta di un provvedimento molto importante per l’economia del nostro territorio – ha detto Orneli – un’evoluzione fondamentale che porterà le imprese del Lazio ad aprirsi a forme stabili e strutturate di collaborazione con il mondo dell’alta formazione e della ricerca, con player industriali di maggiori dimensioni.”
“Si potranno stringere accordi con Comuni, Università, associazioni di categoria e di impresa per far nascere gli Open Innovation Center in immobili liberi già disponibili, quindi riqualificando aree industriali dismesse o inutilizzate. Questo è uno dei tasselli del nuovo modello di sviluppo al quale al quale stiamo lavorando, basato su un’economia aperta a nuovi stimoli e a un diverso modo di immaginare la crescita” ha concluso Orneli.
Ha dichiarato Pietro Viscusi, in rappresentanza del presidente dalla Camera di Commercio Giovanni Acampora: «Lo strumento che la Regione oggi ci consegna è un’occasione irripetibile che offre un chiaro indirizzo di quale dovrà essere nel medio periodo lo sviluppo in chiave competitiva del mondo imprenditoriale e dei nostri i territori.”
Ha aggiunto Bonifazi: “Sapienza è pronta a dare il proprio contributo affinché quanto contenuto nella legge in termini di incremento della competitività delle imprese, possa essere realizzato e sviluppato in un’ottica che tenga conto non solo dell’evoluzione dei mercati, ma anche e soprattutto dello sviluppo tecnologico, dell’implementazione di nuove logiche di processo e del necessario cambio di paradigma in termini approccio, tipologia e modalità di lavoro degli addetti. Tutti questi aspetti fanno parte del DNA di Sapienza, da sempre impegnata a promuovere e favorire l’applicazione, la valorizzazione, la divulgazione e il trasferimento delle conoscenze, dei saperi e delle tecnologie, ponendosi a servizio della collettività”
Il primo firmatario Forte e la consigliera Leonori hanno quindi sottolineato come questa sia una legge che stimola l’incontro tra innovatori, manager e start up con le esigenze del mercato. Una sfida per tutti, una legge che permetta finalmente il dialogo delle aziende e dei settori digitali. L’obiettivo: rendere le imprese ancor più competitive sul mercato globalizzato.
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