In un assolato pomeriggio di inizi dicembre si sono rincontrate per un tè e un pasticcio, come avviene ormai da alcuni anni, dodici amiche nella casa di Laura Efrikian (in realtà il suo vero cognome è Ephrikian), ma soprattutto per fare della solidarietà. Laura, molto empatica, gentile, stupenda nel suo sari multicolore, le ha messe a conoscenza del progetto che la vede coinvolta negli aiuti alle popolazioni del Kenya. Tutti ricordano Laura per le sue doti di grande attrice di teatro, sceneggiati Tv, interprete eccezionale di musicarelli con Bobby Solo e Gianni Morandi che ha sposato e da cui ha avuto due splendidi figli: Marianna e Marco.
Però ben pochi sanno che da 15 anni a questa parte Laura raccoglie fondi per aiutare i bambini, i malati, gli indigenti del Kenya. Lo fa vendendo i suoi magnifici piatti di legno dipinti, le scatole finemente decorate con motivi floreali, i suoi quadri, producendo libri che narrano della sua vita, dei suoi nonni, di personaggi più o meno famosi che ha incontrato durante la carriera: “Come l’olmo e l’edera”, “La vita non ha età”, “Incontri”. Attualmente sta raccogliendo fondi a favore di una bambina di dieci anni che è molto malata (è costretta a camminare sulle ginocchia) ed i soldi raccolti serviranno anche per la mamma che la accompagnerà e per gli altri bambini malati. Eva sarà operata nella Missione Chaaria dal Dottor Frà Beppe Gaido e gli altri specialisti del nosocomio.
In questi 15 anni Laura ha fatto scavare pozzi nei villaggi (prima le donne erano costrette a percorrere tanti km per trovare l’acqua), si è prodigata per realizzare case degne di questo nome agli indigeni, ha acquistato medicine per gli ospedali, banchi e lavagne per le scuole, aiutato nello studio i ragazzi più promettenti, preparato pasti caldi per i bimbi dell’orfanotrofio, fatto operare i malati di cancro. I suoi aiuti, grazie alla catena di solidarietà collaudata negli anni, giungono alla Nursery di Pino Donzelli a Majengo, all’orfanotrofio di Piera Chiodi a Mambrui (località dove lei vive quando si reca due volte all’anno in Africa), al bar di Tiziana Beltrami a Malindi dove vengono raccolti tutti gli aiuti provenienti dall’Italia.
Laura si recherà in Kenya il 3 gennaio e vi rimarrà per due mesi. Lì la chiamano "mama", noi preferiamo chiamarla "angelo biondo" tanta è la sua bontà, il suo affetto verso chi soffre e non ha di che vivere.
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