Lavinia Montebove, un anno fa la sentenza di primo grado
Dal punto di vista giudiziario, la vicenda prosegue: il prossimo 27 febbraio si aprirà il processo d’appello a Roma
Un anno fa, il 22 gennaio 2024, il Tribunale di Velletri ha emesso la sentenza di primo grado relativa al caso di Lavinia Montebove, investita il 7 agosto 2018 nel cortile dell’asilo nido “La Fattoria di Mamma Cocca”.
Il procedimento, iniziato il 1° aprile 2021, si è concluso con la condanna a un anno – pena sospesa – per la donna alla guida del veicolo, ritenuta responsabile di lesioni stradali gravi, e con la sospensione della patente per un anno.
Più severa la condanna per la titolare dell’asilo, ritenuta colpevole di lesioni colpose personali stradali gravi e abbandono di minore: due anni e sei mesi, una pena superiore rispetto a quella richiesta dal Pubblico Ministero, con obbligo di risarcimento danni e copertura delle spese processuali.
La quotidianità di Lavinia
Per Lavinia, tuttavia, il tempo non è scandito da udienze, ma da battaglie quotidiane. A quasi otto anni, la bambina trascorre la vita legata a macchinari salvavita in uno stato di minima coscienza, conseguenza dell’incidente che ha segnato in modo irreversibile il suo percorso. Dal 2018 ha affrontato circa venti ricoveri, l’ultimo dei quali nelle scorse settimane presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro, a causa di una grave crisi respiratoria.
Il processo d’appello
Dal punto di vista giudiziario, la vicenda prosegue: il prossimo 27 febbraio si aprirà il processo d’appello a Roma, una data simbolica che coincide con l’anniversario del giorno in cui Lavinia, nel 2019, tornò a casa dopo sei mesi di ricovero. In aula si discuterà la conferma, la modifica o l’eventuale ribaltamento della sentenza di primo grado, in un clima di attesa carico di speranze e timori da parte di chi cerca giustizia da anni.
La questione giuridica solleva interrogativi che una sentenza non potrà mai dissolvere, primo fra tutti: si sarebbe potuto evitare? La risposta, per chi assiste Lavinia, sembra essere chiara. I genitori della bambina, con coraggio e determinazione, continuano a prendersi cura di lei e a coltivare la speranza, in attesa che possa tornare nella sua casa, circondata dall’amore della famiglia.