Cooperativa, stipendio da fame, retribuzione da elemosina, licenziamento in tronco e vogliono anche il resto. Che la retribuzione oraria delle Cooperative fosse bassa è un dato di fatto, ma che si arrivi a far lavorare una persona per quasi due settimane e dargli 65 euro è vergognoso. Questo è quello che è capitato a una ragazza di Ardea, che aveva accettato, pur di lavorare, il prezzo pattuito dalla Cooperativa di 4,50 euro all'ora per 7 ore giornaliere "prezzo quasi da fame" e il trasferimento con i mezzi da Ardea a Pomezia in orari non proprio consoni per una ragazza.
Dopo quasi due settimane di duro lavoro è stata licenziata senza alcun preavviso, senza motivazione e alla sua richiesta della retribuzione guadagnata , la società le riconosce 65 euro, dandogli 70 euro e pretendendo il resto di 5. Non entreremo in merito a come le altre cooperative di zona retribuiscono i loro soci , ma riteniamo che certi comportamenti non solo ledano i singoli dipendenti malcapitati, ma soprattutto la credibilità delle altre cooperative in campo che procacciano lavoro a migliaia di persone nel territorio.
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