Lazio 1-1 Sampdoria: Zukanovic risponde a Matri
Neanche stasera i biancocelesti trovano il successo. Gli uomini di Pioli si fanno rimontare all’ultimo minuto e arriva solo un punto
Il posticipo del lunedì della 16° giornata di serie A propone la sfida tra Lazio e Sampdoria. All’Olimpico scendono in campo due squadre che attualmente non navigano in buone acque. La Lazio non vince in campionato dal 25 ottobre, esattamente da sei giornate, nel frattempo sono arrivate 5 sconfitte e 1 pareggio. Gli ospiti che hanno cercato di cambiare marcia, sostituendo in corsa l’allenatore Zenga con Montella, continuano a non trovare punti. Il nuovo tecnico, infatti, in tre gare ha raccolto solo tre sconfitte e anche la Samp non vince complessivamente da sei turni. Il cammino delle due società si è bruscamente interrotto proprio quel maledetto 25 ottobre, in cui la Lazio schiantava il Torino 3-0 e i liguri trionfavano 4-1 sul Verona. Poi il baratro, un baratro da cui si deve obbligatoriamente uscire anche perché la zona Europa si allontana e lì sopra, in classifica, nessuno fa sconti, nessuno si ferma.
Inizialmente gli uomini di Pioli cercano di sfondare le linee difensive degli avversari, sfruttando maggiormente i due velocissimi esterni. Le conclusioni, però, latitano e il punteggio dopo venti minuti rimane inchiodato sullo 0-0. La pressione biancoceleste aumenta con i centrocampisti che cominciano ad allungare e sovrapporsi sulle fasce, ma la difesa blucerchiata è solida. Improvvisamente, però, la partita si infiamma, ma solo per poco, il tempo di un’occasione per parte. Minuto 26, Candreva si invola bene sulla fascia, penetra in area e prova un diagonale potente, ma Viviano si fa trovare pronto e para il pallone. Passano 4 minuti e la Sampdoria crea l’occasione più ghiotta dell’intero primo tempo: ripartenza in velocità, Carbonero scappa sulla destra, serve alla perfezione De Silvestri che intanto si era sovrapposto al limite dell’area, il terzino cerca Barreto in mezzo, il paraguaiano prova il diagonale piazzato, ma il pallone finisce di poco al lato al palo. Squadre negli spogliatoi, stadio vuoto, pochissime emozioni.
Nel secondo tempo Pioli vuole spezzare gli equilibri e nell’intervallo manda in campo Felipe Anderson al posto di Cataldi. Lazio più offensiva, ma con scarsi risultati nei primi minuti, mancano le idee in mezzo al campo soprattutto in fase di costruzione. Le Aquile hanno alzato il baricentro e schiacciano la Sampdoria nella propria metà campo, ma niente tiri, nessuna occasione. La partita si infiamma sotto il profilo agonistico e cominciano a piovere cartellini gialli e fischi da parte dei pochi presenti allo stadio. Al 28’ è ancora la Sampdoria a creare i pericoli più grandi: l’appena entrato Muriel scappa e Gentiletti lo perde, il colombiano arriva al limite dell’area, diagonale di collo pieno, palla che esce di poco. Quando la partita sembra essersi spenta, la Lazio passa: Radu raccoglie una respinta sulla sinistra, cross perfetto in mezzo, Matri prende l’ascensore, sovrasta l’avversario e toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali. Palla nel sette, Lazio 1-Sampdoria 0. Nei festeggiamenti per la rete si fa male Marchetti che è costretto ad uscire dal campo. La Samp prova il forcing finale e ad un minuto dalla fine trova il pareggio su una punizione di Zukanovic, deviata da Felipe Anderson. Fischi all'Olimpico, neanche stasera arriva il successo.
*Foto di Claudio Pasquazi