Lazio, abbonamento mezzi pubblici: no a discriminazione tra studenti romani e non
“Sono la mamma di un ragazzo di 15 anni che abita a Capena e che frequenta un Liceo Scientifico di Roma…”
Abbiamo ricevuto una lettera da una mamma di uno studente minorenne preoccupata e amareggiata per una ingiustizia, sostiene la genitrice, che colpisce le famiglie degli studenti residenti in provincia di Roma. Riportiamo di seguito il testo della lettera:
Buongiorno cara Redazione,
mi rivolgo a voi per cercare di portare all’attenzione di tutti i cittadini cosa succede all’interno della Regione Lazio. Una discriminazione fra studenti romani e non. Discriminazione fra studenti che vivono nel Lazio e che per frequentare la scuola dell’obbligo sono costretti a recarsi a Roma.
Mi spiego meglio.
Sono la mamma di un ragazzo di 15 anni che abita a Capena (RM) e che frequenta il Liceo Scientifico “Manfredi Azzarita” di Roma.
Quindi ogni mattina mio figlio si deve recare, perché frequenta la scuola dell’obbligo, a Roma, avvalendosi per il trasporto dei mezzi pubblici.
Ieri ho rinnovato l’abbonamento annuale per un costo assurdo di 329.50 euro, mentre a Roma lo stesso studente sta pagando un abbonamento 50 euro.
Ma secondo voi una famiglia che deve “mandare per forza” a scuola con i mezzi pubblici il proprio figlio può permettersi un costo del genere?
€329.50 contro €50 degli studenti romani?
Mio figlio abita a circa 18 chilometri da scuola, non risiede in un’altra provincia o in un’altra regione, vive nella stessa Regione degli studenti capitolini!
Non vi sembra che mio figlio debba andare a scuola con le stesse agevolazioni dei romani?