La regione Lazio stanzia contributi a fondo perduto fino a un tetto del 60% per lo sviluppo e l’avviamento di attività extra-agricole. Lo scopo è quello di implementare e incentivare gli investimenti che mirano alle attività di diversificazione dei redditi delle aziende agricole. Ciò potrà essere realizzato attraverso la nascita e l’ampliamento di attività agrituristiche e di specializzazione delle attività agricole.
Possono usufruire del bando tutti quegli imprenditori agricoli che operano nella regione Lazio. Le attività presenti all’interno del territorio laziale, quindi, potranno beneficiare dei contributi a fondo perduto fino a un massimo del 60%.
Per quanto riguarda le agevolazioni, quelle previste fanno riferimento al contributo in conto capitale che è calcolabile in proporzione sul costo complessivo dell’intervento. L’entità del contributo raggiunge la soglia massima del 40% della spesa accordabile al finanziamento mentre, l’aliquota al 60%, potrà essere raggiunta se gli investimenti sono stati effettuati da giovani agricoltori o in zone montane. L’importo massimo dell’investimento dovrà essere pari o inferiore a 500.000 euro.
C’è un termine massimo entro il quale presentare le domande di contributo. Questo è fissato in data 11 settembre 2023, entro le 23:59 dello stesso giorno. Da lì in avanti, non saranno più ammesse e accolte richieste di contributo a fondo perduto.
Sì potranno finanziare investimenti per accoglienza e ospitalità in alloggi o spazi aperti e finalizzati alla sosta di campeggiatori. Saranno ammessi anche investimenti per la somministrazione di cibi e bevande (alcolici e superalcolici compresi) originanti, prevalentemente, da prodotti di produzione propria. Nel caso in cui così non fosse, sarebbe comunque preferibile usare prodotti provenienti da aziende agricole presenti nel territorio laziale. E poi ancora interventi per degustazione di prodotti aziendali e fornitura di servizi integrati e mezzi per l’agricoltura, come anche per la trasformazione e vendita diretta dei prodotti tipici.
Altri interventi finanziabili riguardano anche quelli relativi ad attività didattiche e multifunzionali. Per le attività didattiche, ad esempio, la “fattoria didattica”, un’esperienza formativa e accrescitiva soprattutto per i bambini. O ancora investimenti per attività enoturistiche e di olioturismo, con annessi chiarimenti tecnici sulla produzione di olio e vino. Infine, investimenti per attività ricreativo-culturali e di sviluppo di servizi sociali nell’ambito dell'”agricoltura sociale”.
Sono ammesse le spese di acquisto o locazione di beni immobili a uso produttivo, come anche acquistare attrezzature agricole volte alla produzione. Poi ancora acquisto di arredi o mobilio per la sala d’aspetto o per gli uffici e quello di veicoli per il trasporto di merci. Infine, sarà ammesso investire sullo sviluppo di software necessari per la crescita dell’aziende.
Non saranno ammesse, invece, spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili o spese per viaggi e trasferte non legate all’attività produttiva. Non saranno ammesse, inoltre, spese per pubblicità e marketing non relative all’attività produttiva come anche l’acquisto di beni di lusso. Non ammesse anche spese al di fuori del termine massimo di conclusione del progetto.
Colpi di scena a ripetizione nell'ultima puntata di Uomini e Donne. Gli opinionisti Tina Cipollari…
Uno sconto imperdibile arriva direttamente dallo Stato. Si tratta di un'occasione da non lasciarla assolutamente…
Non l'avresti mai immaginato ma questo alimento contiene davvero tantissima vitamina B. Se ne sei…
Ballando con le Stelle sta entrando nel vivo ma sabato è accaduto un incidente che…
Non era la prima volta che l’uomo prendeva di mira "Pianeta Outlet". Gli inquirenti hanno…
La città della Cripta è un vero e proprio tesoro, custodito nel cuore della regione…