Riceviamo e pubblichiamo dai delegati sindacali di Lazio Ambiente CGIL – CISL – UIL – UGL – FIADEL:
A seguito della richiesta dei delegati sindacali in merito ai crediti vantati nei confronti dei comuni morosi, inoltrata a mezzo stampa in data 17 luglio 2017 alla società Lazio Ambiente, nella persona dell’Amministratore Unico Gregorio Narda, ci troviamo purtroppo ancora una volta a doverci rivolgere alla stampa per far conoscere la realtà dei fatti, che sono i seguenti: l’Amministratore Unico Gregorio Narda non ha risposto…o potremmo pensare che gli abbiano “consigliato” di non rispondere alla nostra richiesta? Ribadiamo con forza e senza timore di smentite che l’elenco dei comuni morosi e il totale del debito alla data del 13 luglio 2017 corrispondono alla realtà e, constato il silenzio dell’amministratore, facciamo appello a tutte le opposizioni dei comuni elencati nel comunicato precedente affinché verifichino, alla data indicata, il debito nei confronti di Lazio Ambiente.
E’ evidente che siamo rimasti soli a combattere una battaglia, forse più grande di noi, ma che continueremo a portare avanti con più tenacia e, se possibile, con ancor più rabbia. Pretendiamo RISPETTO per noi e le nostre famiglie, stremate da una vera e propria emergenza sociale causata dalla politica, interessata esclusivamente al tornaconto elettorale. In questo comunicato vi parliamo di noi lavoratori, uomini e donne, che, nonostante la collocazione in FIS, la mancata corresponsione della quattordicesima, gli stipendi di maggio e giugno pagati tramite acconti, la cessione del quinto dello stipendio trattenuta e mai versata, il dubbio legittimo sui prossimi stipendi, continuiamo a svolgere il nostro lavoro.
Vogliamo descrivervi l’IMBARAZZO nel fare la spesa con la calcolatrice e la PAURA di non poter pagare le bollette e rimanere senza luce e gas. Vogliamo che conosciate la nostra RABBIA perché ad oggi stiamo pagando solo noi lavoratori,mentre ai dirigenti non sono stati chiesti sacrifici e i politici beatamente se ne fregano. Ci piacerebbe tanto sapere se i Sindaci dei comuni interessati e i politici della Regione abbiano mai provato la VERGOGNA di dover dire ai propri figli ORA NON SI PUO’….MAGARI UN’ALTRA VOLTA….e cosa pensano leggendo dei loro concittadini disperati, ma non fino al punto di non saper individuare nella politica comunale e regionale, alcune delle cause di questo disagio.
Cause che vanno ricercate anche nella classe dirigente di Lazio Ambiente, storicamente contestata ma mai messa veramente in discussione dalle stesse amministrazioni locali. Vorremmo conoscere quali azioni concrete sono state adottate per il recupero dei crediti e cosa è stato messo in campo per evitare questa tragedia. Quello che è visibile a tutti è il risparmio aziendale sulla pelle dei lavoratori tramite il FIS mentre per i dirigenti non è stato risparmiato un solo centesimo.
Facciamo appello ai Sindaci e alla Regione di adoperarsi affinché sia pagato quanto dovuto in tempi brevissimi. Diversamente speriamo non debbano assumersi la responsabilità morale di gesti o azioni di uomini e donne disperati.
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