Dopo le dichiarazioni delle RSU del comparto termovalorizzatore UIL, UGL e CIGL, apparse anche sul nostro portale l'amministratore Narda ha incontrato i rappresentanti sindacali e ha inviato a tutti i lavoratori una lettera nella quale si esplica la situazione dal punto di vista finanziario. “Pur con ricorrenti ritardi, anche negli ultimi mesi abbiamo sempre e comunque assicurato il pagamento delle retribuzioni, sebbene – come già più volte fatto osservare anche a tutti – i ricavi annui della Società, senza voler considerare gli endemici ritardi di alcuni Comuni, sono ormai provenienti esclusivamente dai servizi di “raccolta e spazzamento” e quantitativamente quasi appaiati al solo costo annuo del Personale – si legge nella lettera che l’amministratore Di Narda ha inviato a tutto il personale di Lazio Ambiente – da ultimo, giustamente, lavoratori e rappresentanti sindacali hanno più volte sollecitato la Società ad assolvere agli obblighi contributivi e previdenziali.
In questo primo scorcio del 2018, con uno sforzo straordinario, abbiamo ridotto in maniera molto significativa (e in qualche caso azzerato) i debiti arretrati per ritenute fiscali, cessioni di credito, oneri contributivi e previdenziali: per queste voci, relativamente al 2017, in tre mesi abbiamo pagato infatti (verso Fisco, Inps, Previambiente, Pegaso, eccetera) un importo complessivo di oltre due milioni di euro. Le cessioni di credito (del c.d. Quinto dello stipendio) sono state tutte corrisposte fino al mese di febbraio 2018, le quote sindacali, analogamente, sono state tutte pagate fino a febbraio 2018; i contributi Inps sono stati interamente pagati fino al gennaio 2018”. Oltre a quello che è stato fatto l’amministratore afferma che il saldo totale degli stipendi avverrà nel corso della prossima settimana, in seguito al pagamento di una fattura che è sufficiente a coprire tale saldo. “Abbiamo sempre agito verso tutti i creditori con estremo equilibrio – le conclusioni di Narda – privilegiando sempre e comunque il Personale, consapevoli, però, che una prolungata sofferenza dei crediti da parte dei fornitori poteva (e può) portare al collasso dell’azienda e dunque dell’unica leva che abbiamo per poter continuare a garantire i posti di lavoro e le retribuzioni”.
La prossima settimana quindi saldo dello stipendio di marzo e visione completa della situazione contabile come richiesto dalle stesse RSU. "Noi abbiamo detto all'amministratore che vorremmo sentirci parte delle scelte dell'azienda come dovrebbe essere – spiegano Caporossi, Lucci e Talone – noi siamo l'azienda e per questo intendiamo collaborare, ma per fare questo dobbiamo essere messi al corrente delle situazioni e delle scelte, per questo motivo abbiamo richiesto una chiarezza della situazione contabile, solo così si può istaurare un rapporto di collaborazione". Nel frattempo è arrivata ai rappresentanti sindacali anche una convocazione in Regione per lunedì 23 aprile. Le RSU sono attese dagli assessori al lavoro, al bilancio e all'ambiente della Regione Lazio. "La nostra domanda all'amministratore, come quella che sarà formulata in Regione è solo una: come andremo avanti?”, le conclusioni di Talone, Caporossi e Lucci. La domanda che ci poniamo noi invece è fino a quando si può andare avanti a pagare gli stipendi, con acconti e compensazioni, tutto questo avrà una scadenza e allora a quel punto che fine faranno i 370 lavoratori di Lazio Ambiente?
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