Lazio-Bayer, le pagelle: Keita maravilla, delude FA10
Voti e giudizi dei protagonisti di Lazio-Bayer, vinta 1-0 dalla banda Pioli
Velocità, potenza e tecnica: un cocktail micidiale se mescolato con un po' di cinismo. Lo testimonia la perla di Keita Balde Diao, che piega il Bayern 1-0 nell'andata del preliminare di Champions League.
Il gol dell'ex Barca regala alla Lazio una vittoria che potrebbe avere un sapore storico fra otto giorni. Solo in quel momento, dopo il ritorno alla Bayer Arena sapremo se l'aquila spiccherà il volo verso le stelle della Champions League. Ora il popolo biancoceleste si gode la vittoria e coltiva la speranza, già rosea. E nel frattempo osanna Keita.
Di seguito voti e giudizi dei giocatori della Lazio:
Berisha 6: incerto, ma non combina danni. Deve lavorare ancora per essere un vice all'altezza di Marchetti.
Basta 6: spesso preso in mezzo da Son e Bellarabi, riesce comunque a non entrare in crisi. Ovviamente spinge meno rispetto a quanto fa di solito.
Mauricio 5,5: soffre la pressione del match della vita. Si capisce che ci tiene troppo. Vulnerabile ma fortunato.
De Vrij 6: pecca in fase d'impostazione. Dietro annulla le punte del Bayer. Autorevole come un veterano.
Lulic 6: meglio a centrocampo, dove non è sacrificato sulla fascia. Oggi sulla sinistra crea poco e soffre qualche imbucata. Efficace anche fuori ruolo.
Biglia 5: il neo-capitano lotta come un leone, ma non trova la bussola del gioco. Stasera il metronomo si è rotto: tanta confusione, non riesce neanche a battere una punizione a dovere.
Parolo 6: si preoccupa più dell'interdizione, non lasciando a Bender e Kramer più di un centimetro. Pochi gli inserimenti senza palla: anche Duracell può finire la carica.
Onazi 6: sufficiente per l'impegno massimo che ha applicato alla gara. È l'ultimo a mollare una palla sulla mediana. Come Parolo si sacrifica senza lanciarsi in avanti.
Candreva 6,5: esperienza e qualità. A spunti da fuoriclasse alterna mosse di pura astuzia – è il primo a sapere quando spingere sull'acceleratore o abbassare in ritmi -. Leader vero, anche senza fascia.
Klose 5,5: esce a metà tempo, nei primi 45' è poco servito e ci mette anche del suo per essere sterile davanti. In occasione del palo dal panzer ci aspettavamo il gol.
Felipe Anderson 6: non dargli la sufficienza sarebbe un delitto – incanta con un paio di numeri pazzeschi, mette Klose davanti alla porta e sfiora il gol del 2-0 -, però va a corrente alternata. La Lazio aspetta che torni il suo trascinatore.
Milinkovic 5,5: impreciso ma indomito. Si vede che è in ritardo di condizione.
Gentiletti NG
Keita 7: dopo mesi di sregolatezza, ecco il genio. Sciupa due buone chance, poi sugella una grande vittoria con un capolavoro. Ed è un classe '95. Chapeau. Ora arriva il difficile: la Lazio ha bisogno che la sua Maravilla, cone lo chiamavano a Barcellona, trovi continuità. Poi sarà implacabile.