La Lazio crolla, la Roma trova un po’ di continuità: motivazioni ribaltate
Il borsino delle romane restituisce un quadro deprimente per i biancocelesti, lontani dalla Juve ma in Champions, mentre una Roma in ripresa deve lottare per mantenere il quinto posto
Nonostante entrambe abbiano dovuto abbandonare i rispetti sogni di gloria, la situazione delle due romane a 6 giornate dalla fine vede gli animi opposti delle squadre della capitale con la Lazio affossata da una crisi simile a quella che la Roma stava vivendo poche settimane fa.
Lazio post-Covid: brutta copia della squadra che puntava allo Scudetto
L’otto volante delle rimonte che si ritorce contro condanna definitivamente Inzaghi a rinunciare alle ambizioni scudetto. Una settimana horribilis per i biancocelesti culminata con il colpo del Sassuolo all’Olimpico e la terza sconfitta da sabato a sabato. E questo nonostante il vantaggio un po’ fortunoso trovato con Luis Alberto sul finire del primo tempo. Nella ripresa un Sassuolo in ottima condizione (4° vittoria consecutiva) ha potuto ribaltare la situazione e con merito ha vinto.
Gli uomini di Inzaghi sembrano più demotivati che stanchi, anche se le rotazioni limitate con la panchina non sono da sottovalutare. Il declino parte da una difesa non più impenetrabile, anzi: nelle sei partite post-Covid quella che era la migliore retroguardia del campionato (23 gol subito in 26 partite) ha preso due gol di media a partita. Il rendimento alternato di alcuni elementi determinanti, come Immobile e Milinkovic-Savic, la rende meno imprevedibile.
Con la sconfitta contro il Milan, senza tre attaccanti su quattro (col solo Correa a disposizione), è arrivata la bandiera bianca di uno spogliatoio, sempre unitissimo, che ha palesato i primi sentimenti di cedimento con alcuni giocatori che hanno criticato lo staff tecnico per la gestione della squadra alla ripresa. I ko con Lecce e Sassuolo, sono arrivati quasi di conseguenza. E gli 8 punti di ritardo rendono lo scontro diretto con la Juventus quasi inutile per lo Scudetto. In totale 2 vittorie, 4 sconfitte e soli 8 gol fatti. Con il posto Champions in cascina da mesi, cercasi motivazioni disperatamente.
Roma in leggera ripresa, più con gli uomini che col collettivo
Posto in Champions della Lazio già al sicuro a causa di una Roma che solo adesso sta uscendo dalla crisi. Il secco 3-0 su un Brescia già psicologicamente in B dà ossigeno ai giallorossi in ottica quinto posto, utile ad evitare i preliminari di Europa League. Ma l’approccio alla partita è ancora da squadra convalescente e la partita è stata sbloccata grazie ad un calcio piazzato risolto dal sinistro di Fazio.
Tuttavia molti segnali sono positivi guardando agli uomini di Fonseca: il turnover più o meno forzato (Dzeko e Pau Lopez a riposo, Mkhitaryan e Cristante squalificati più Smalling infortunato) ha dato la possibilità di rivalsa a Kalinic, Carles Perez e ad un Bruno Peres tornato per una sera quello del Torino. Ma la più bella notizia non può che essere il ritorno al gol di Nicolò Zaniolo, dopo 204 giorni. Una marcia in più, una scintilla per una squadra che nel dopo-lockdown ha avuto spesso le polveri bagnate, Dzeko a parte. Per questo, Fonseca ha ritrovato la motivazione in gruppo depresso dopo le tre sconfitte consecutive che hanno segnato l’addio al sogno Champions.