Lazio, ecco le cinque tasse occulte che pagano i cittadini
Civica (UIL): “La poca conoscenza di queste ulteriori cinque imposte implica poca trasparenza e quindi poca correttezza nei confronti degli utenti”
Il Lazio e Roma sono rispettivamente la regione e la città più tassate d'Italia. Questo è ormai noto. Ma quello che molti non sanno è che alle imposte più conosciute si aggiungono alcune "tasse occulte". In particolare, sulle tasche degli utenti pesano cinque "tasse sulle tasse", ossia imposte aggiuntive sulle bollette del gas, della Tari, sull'assicurazione e sull'acquisto di un'automobile o di uno scooter. Soltanto a Roma queste tasse producono circa 400 milioni di euro.
Alberto Civica, segretrio generale della Uil del Lazio, spiega che "si tratta di tasse che i cittadini non sanno di pagare e che vanno a gravare ulteriormente sull'esborso non irrilevante che sono costretti a sostenere quotidianamente. Tasse che soprattutto per la Capitale rappresentano veri e propri salassi, non in linea nè con i servizi offerti, nè con gli stipendi. Tra l’altro, la poca conoscenza di queste ulteriori cinque imposte implica poca trasparenza e quindi poca correttezza nei confronti degli utenti che sono oramai stremati e alla fine si ritrovano a pagare una tassa per ogni giorno della settimana. Il tutto senza ottenere nulla in cambio, purtroppo".
Una di queste cinque "imposte occulte" è l’Arisgam, l’addizionale regionale sul consumo del gas metano sia per uso domestico sia industriale, che nel Lazio garantisce un introito annuo di circa 53 milioni di euro. Poi c'è l’Irba, l’imposta regionale sulla benzina per autotrazione, in vigore soltanto in sette regioni. A queste due tasse regionali si aggiungono tre imposte provinciali: quella di trascrizione (Ipt), quella sulle assicurazioni contro la responsabilità civile dei veicoli e il tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (Tefa).