Lazio-Fiorentina 0-2
di Paolo Cericola
La Lazio è stanca. Ieri ha giocato la partita numero 41 dall’inizio della stagione. I numeri nel mondo del calcio non mentono mai. In finale di Coppa Italia e negli ottavi di Europa League la squadra di Petkovic sta facendo un lavoro eccezionale ma in questo momento è in riserva. La benzina sta finendo e la freschezza atletica della Fiorentina lo ha messo in risalto. I viola arrivavano sempre primi sul pallone, si permettevano di far girare a vuoto i biancocelesti non lucidi nella ricerca della giocata o dell’azione da rete. In novanta minuti Viviano non ha fatto una parata, l’unica occasione simile ad un’azione da rete è un tiro del giovane Onazi da trenta metri finito di poco fuori ma per il resto è stata notte fonda. Troppo giocare il giovedì in Europa e poi la domenica sera in campionato. Petkovic ha le scelte obbligate. Saha ancora non è pronto, Ederson appena rientrato, Mauri in non perfette condizioni, Konko e Klose fuori oltre alla vicenda nota di Diakite e Cavanda sono lo specchio di una squadra che dall’inizio del 2013 ha vinto solo una partita; con il Pescara quasi retrocesso, per il resto ha collezionato 8 in 9 partite compromettendo quanto fatto di buono in campionato. Ma questo è un film già visto…