Vi ricordate la celebre locuzione latina “panem et circenses”? E' chiaro dunque che fin dai tempi dell'antica Roma nel Lazio fosse evidente che al popolo era necessario dare, oltre alla pagnotta d'ordinanza, magari accompagnata da del buon salame, anche i corrispettivi giochi. Finiti, con rammarico di qualcuno, i tempi delle lotte tra gladiatori, i giochi rimasti continuano ad essere apprezzatissimi da tutti, soprattutto nel Lazio: che sia il poker (che sta conoscendo una diffusione mai vista prima), i casinò games o le scommesse sportive, ogni tipo di gioco qui ha migliaia di estimatori.
Scettici a tal proposito? Vi ricrederete. Infatti i risultati pubblicati dall'Osservatorio "Gioco on line", un documento realizzato in partnership tra Aams, Sogei e nientemeno che evidenzia come la nostra regione si classifichi tra le prime nientemeno che a livello nazionale, un dato che ha francamente un po' spiazzato: è arcinoto che di solito i più accaniti tra i giocatori risiedano al meridione d'Italia, e invece…
Spulciando direttamente l'analisi regionale – ciò che più ci interessa, in fondo – infatti notiamo proprio il nostro Lazio occupare il terzo posto per la spesa e il quarto posto per numero di giocanti, impegnato in un testa a testa con Sicilia e Puglia che sicuramente non è stato semplice vincere, data la grande tradizione che ha il gioco in queste due assolate regioni.
Oltre ad analizzare le cose da un punto di vista generale, la ricerca ha anche l'indubbio pregio di cercare anche di definire meglio la situazione di ogni regione considerando via via ogni diverso tipo di gioco: il Lazio ama esattamente allo stesso modo sia le scommesse sportive che i casinò games che i tornei di poker live, mentre per il poker cash, conosciuto in particolare per la room di successo PokerStars, ottiene il terzo posto a pari merito con la Puglia, una regione che con le carte ci ha francamente sempre saputo fare ed in cui c'è peraltro un ottima scuola di professionisti che ritroviamo spesso in tornei anche di portata internazionale.
Se pensate che tanta attenzione dedicata al mondo del gioco, compresi complessi studi realizzati da una delle università più prestigiose della nazione sia ingiustificata, è perché forse non avete un'idea corretta della portata del tutto: parliamo un po' di cifre. Se un giocatore di tipo occasionale o sporadico non spende più di 44 o 45 euro al mese, un giocatore regolare arriva ad una cifra di 129 euro.
Bene, adesso considerate che solo nei primi cinque mesi del 2013 è stata calcolata una media di 2,9 milioni di giocatori, il tutto sempre mensilmente: comprendete da soli dunque che si tratta di un giro d'affari che è tutto fuorché irrilevante, e che è entrato ormai così capillarmente a far parte della vita di tutti che si tratta, in pratica, di una sorta di fenomeno di costume vero e proprio.
Ma quali sono le caratteristiche del giocatore medio, laziale o italiano? In realtà non è semplice fare un identikit vero e proprio, dato che si tratta di una categoria piuttosto eterogenea e multiforme. Possiamo dire che, almeno per ora, la maggioranza è costituita dagli uomini (ma le donne sono in salita al 12%), di età compresa tra 25 e 35 anni – ma nutrite anche le fasce rispettivamente superiori ed inferiori – e proveniente per il 46% dal sud d'Italia o dalle isole.
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