Lazio, manovra anti-cinghiali: quelli abbattuti in città potranno essere mangiati
Tra le modifiche della Legge di Bilancio compare un nuovo emendamento contro i cinghiali per sopperire al loro sovrappopolamento
Continuano le modifiche nella Legge di Bilancio. Un’altra novità questa volta diretta e destinata agli abitanti del lazio è la libera caccia all’interno delle zone urbane.
Questo sarà un duro colpo per le varie mandrie di cinghiali che pullulano nel Lazio con circa 2,3 milioni di esemplari.
Come riporta nel suo articolo Tg24 di Sky.it la situazione va risolta e secondo Coldiretti richiede una soluzione immediata dato che nell’ultimo anno “ha causato un incidente ogni 41 ore, con 13 vittime e 261 feriti gravi”.
Dunque, come riporta l’emendamento inserito nella manovra, portata avanti dal il signor presidente Giorgia Meloni e da Fratelli d’Italia, i cinghiali cacciati in città, una volta sottoposti a un analisi igienico-sanitarie, nel caso in cui questo dovesse risultare negativo saranno destinati al consumo alimentare.
Questa decisione è stata approvata anche dello stesso presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il quale ha affermato che “la situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali“.
Infatti, dai dati raccolti dalla “Confederazione circa l’81% degli italiani pensa che il problema vada affrontato con il ricorso agli abbattimenti, incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Il 69% ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi e il 58% li considera una minaccia”.
Inoltre, ai problemi di sicurezza si affianca anche quello legato al rischio di diffusione della peste suina.