Lazio modello da studiare come l’Atalanta
La squadra di Lotito in quattro anni ha raggiunto risultati tecnici ed economici importanti, così come l’Atalanta di Percassi
La squadra di Lotito in quattro anni ha raggiunto dei risultati sia tecnici che economici importanti, così come l’altra società virtuosa del nostro campionato, l’Atalanta di Percassi.
Pianificazione e un talent-scout atipico: due dei principali segreti
Nel terzo decennio del duemila il calcio è cambiato: ne sono cambiate le regole, figurarsi l’approccio e la maniera di fare impresa delle società. Dalla “sentenza Bosman” in poi, tutti i club di una certa importanza non hanno potuto fare a meno di guardare fuori dall’Italia per riuscire a tenere il passo con gli altri club: fu così che l’Udinese dei Pozzo ha da allora sempre avuto una forte tradizione con calciatori stranieri, dalla cui formazione e successiva vendita ha continuamente tratto sostegno. La figura di Igli Tare nella Lazio, squadra che raggiunge risultati da diversi anni e che secondo i siti di scommesse su diversi sport è fra le principali candidate alla vittoria dello scudetto di quest'anno, è paragonabile con le dovute differenze a quella di Sartori nell’Atalanta. Il modo in cui il DS interpreta questo ruolo è una rivoluzione per la figura dello scopritore di talenti, la Lazio infatti, non ha praticamente osservatori, il metodo Tare consiste di una struttura che include l’ex centravanti biancoceleste e tre collaboratori, uno per la raccolta dei dati, uno per le clip dei calciatori da visionare e l’altro per l’analisi degli avversari, ma per il DS Tare il vero segreto è parlare con il calciatore: secondo l’albanese è solo da lì che si capisce dove potrà arrivare il ragazzo, guardandolo negli occhi.
Inzaghi: dalla Primavera alla prima squadra
Anche la scelta di Lotito e Tare di “regalare” le chiavi della prima squadra a Simone Inzaghi sembra vada verso la direzione della lungimiranza e della pianificazione. Giovane, brillante, con idee nuove, fresco ex calciatore e con un’ottima esperienza con i giovani della Primavera della Lazio: ha guidato i ragazzi biancocelesti dal 2014 al 2016, con cui ha vinto due Coppe Italia, una Supercoppa e ha perso solo ai rigori la finale scudetto contro il Torino. Simone Inzaghi sembra l’allenatore che rispecchia al meglio il modo di lavorare dell’azienda Lazio, che è molto chiaro fino ad un certo punto: Tare e il suo entourage scovano un talento, lo portano alla Lazio dove fra prima squadra e Primavera acquisisce esperienza e si confronta con calciatori di categoria superiore, molto spesso il ragazzo viene inviato a Salerno a farsi le ossa per poi essere ripreso dalla società biancoceleste successivamente. Questo l'iter del portiere Strakosha, del difensore Luiz Felipe e di altri giocatori come Minala, Djavan Anderson e André Anderson. Ciò che resta un mistero per tutti è come faccia Tare a scovare così tanti talenti: a parte la strategia di “parlare” faccia a faccia con il calciatore quando ne ha la possibilità, come fa a strappare un Milinkovic-Savic o un talentuoso brasiliano come André Anderson? Inoltre, altro aspetto importantissimo della gestione Lotito, presente sulla poltrona laziale da oltre 16 anni, è il recupero di giocatori di valore, ma in cerca di riscatto: è questo il caso di Immobile, di Acerbi, di Lucas Leiva e di Caicedo, capaci di diventare leader e quindi accompagnare Simone Inzaghi nella formazione di calciatori meno esperti.
Realtà come la Lazio e l’Atalanta erano necessarie come l'ossigeno nel nostro calcio italiano un po’ triste e un po’ deluso da risultati negativi sia a livello di club che di nazionale. La Lazio non soltanto sta ottenendo degli ottimi risultati tecnici di squadra e personali, ma sta raggiungendo traguardi da grande squadra anche a livello di bilancio, considerando che sulla gestione Lotito gravano i sei milioni annui derivati dal debito dell’amministrazione Cragnotti. Il modello Lotito sarà diverso ma è altrettanto vincente paragonato a quello dell’Atalanta; due autentiche oasi in un decennio di deserto del calcio italiano che fanno ben sperare per una vittoria futura per un nostro club in campo europeo che manca ormai dal 2010, con il celebre "triplete" dell'Inter.
*Foto anche dalle pagine ufficiali Fb di Lazio e Atalanta.