SS Lazio, parla il falconiere dopo la sospensione da parte della società
Juan Bernabè, falconiere della Lazio al centro di molte polemiche per un gesto fascista dopo l’ultima partita, ha parlato dopo la sospensione
Juan Bernabé, il falconiere della Lazio, ha parlato all’Adnkronos dopo la sua sospensione da parte della società in seguito a un video circolato in rete nelle ultime ore. “Sono dispiaciuto per quello che è successo, in Spagna il gesto fascista si fa con il braccio teso in una linea retta. In Italia a quanto pare è anche così, dandosi una pacca sul petto. Io sono una persona assolutamente di destra, del partito Vox in Spagna come pure tanti amici calciatori, ma non di idea fascista, non è proprio nella mia mentalità”. Queste le parole dello storico addestratore dell’aquila Olympia, la mascotte della squadra biancoceleste, che continua poi: “Sono un uomo che ha girato il mondo che ha rapporti con persone di tutte le razze. E’ stato un gesto dettato dall’impulso festeggiando il finale di una partita. Un saluto militare, mai fascista. Tuttavia va bene, queste cose fanno parte della vita, ci sono momenti brutti e belli. E questo per me è un momento brutto.”
Il gesto allo stadio e il video virale
A finire al centro delle polemiche è un video in cui il falconiere, durante il consueto giro di campo con l’aquila Olympia in seguito alla vittoria sull’Inter, fa il saluto romano verso alcuni tifosi che inneggiano al duce. Il video è diventato virale nelle ultime ore, alzando un vero e proprio ciclone sulla società e sul falconiere, momentaneamente sospeso in seguito al gesto. L’attuazione di questo provvedimento è stato annunciato dalla Lazio stessa tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale.