Lazio, paura per Raul Moro: picchiato e rapinato sul Raccordo insieme al padre
Il giovane calciatore biancoceleste è stato fermato sul Raccordo da quattro (finti) agenti, picchiato e derubato della propria auto
Notte da incubo per il giocatore della Lazio, Raul Moro, picchiato e rapinato, insieme al padre, da finti agenti. L’episodio, come riportato da Il Messaggero, è avvenuto nella tarda serata di ieri, alle 23:30 circa, quando il giovane calciatore spagnolo si trovava sul Grande Raccordo Anulare.
In compagnia del padre sulla propria Mercedes Classe A, invitato ad accostare all’altezza del km 26 da quattro (finti) agenti delle forze dell’ordine, Moro si è prontamente fermato. Successivamente però, i quattro, che in realtà erano dei rapinatori, lo hanno aggredito con calci e pugni. Il ventenne biancoceleste ha riportato un occhio tumefatto e il naso fratturato. Ed è stato inoltre costretto a consegnare ai malviventi orologio e soldi, oltreché la propria auto.
Paura per Raul Moro: picchiato e rapinato sul Raccordo
Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Stradale, i falchi della Squadra Mobile di Roma e i poliziotti del commissariato Fidene. I soccorsi del 118 hanno trasportato in codice giallo Raul e suo padre al policlinico Casilino, in cui hanno passato la notte per accertamenti. L’auto dello spagnolo, successivamente, è stata ritrovata vicino Castel Giubileo, per cui è stato disposto l’intervento della Polizia Scientifica.