Nella mattinata del 25 luglio 2024 si è tenuta una riunione cruciale presso gli uffici dell’Assessore al Lavoro della Regione Lazio, l’On. Giuseppe Schiboni, durante la quale è stato discusso il Piano regionale di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Alla riunione hanno partecipato tutte le rappresentanze sindacali, datoriali, edili e dell’artigianato, evidenziando l’importanza del tema in un momento particolarmente delicato.
I dati sulle morti e gli infortuni sul lavoro nel Lazio sono allarmanti: fino ad oggi, 39 infortuni mortali e un totale di 17.277 infortuni, con un aumento di 160 rispetto al 2023. La provincia di Roma registra il numero più alto con 13.643 casi, seguita da Latina con 1.431, Frosinone con 946, Viterbo con 795 e Rieti con 462.
Durante l’incontro sono stati discussi cinque punti salienti:
Particolare attenzione è stata dedicata all’emergenza climatica, specialmente per i lavori all’aperto esposti alle alte temperature, in risposta all’ordinanza regionale del Presidente.
La cultura della sicurezza è stata identificata come fondamentale per una valida prevenzione dei rischi sul lavoro. È stata proposta l’integrazione della sicurezza come materia scolastica ministeriale, per fornire ai futuri lavoratori una visione completa della sicurezza, che includa anche aspetti della vita quotidiana come la sicurezza nei trasporti e l’uso moderato di alcol.
Wladymiro Wysocki e Valiani Armando, rappresentanti della UGL Lazio, hanno partecipato attivamente al dibattito, portando la voce dei lavoratori, enfatizzando la centralità del RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) e del RLST (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale). Hanno ribadito l’importanza del supporto ai lavoratori in vista dell’introduzione della patente a crediti nel settore dell’edilizia, necessaria dal 1° ottobre.
Una delle proposte emerse è la creazione di uno sportello di assistenza per i cittadini e le imprese, che offra supporto tecnico e informativo, particolarmente utile per i lavoratori autonomi e gli artigiani, spesso privi delle strutture necessarie per adeguarsi alle nuove normative.
I centri per l’impiego dovranno giocare un ruolo centrale, con spazi dedicati alla formazione e al sostegno nella sicurezza sui luoghi di lavoro, consolidando un sistema che mira a un futuro lavorativo più sicuro e consapevole.
L’incontro ha segnato un passo decisivo verso una maggiore sicurezza sul lavoro, rafforzando la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti in un modello partecipativo. La strada verso un ambiente lavorativo più sicuro è tracciata e l’impegno di tutti sarà fondamentale per raggiungere questo obiettivo comune.
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