Lazio, Pirozzi: Dati Istat confermano ruolo piccoli Comuni per cui lotto
Pirozzi: “Questo rapporto Istat dà credito alla battaglia che da anni conduco a favore dell’autonomia dei piccoli comuni in quanto vero polmone dell’Italia”
"Nel suo ultimo rapporto uscito ieri su diversi quotidiani l'Istat ha messo in risalto come il rincaro della vita quotidiana dei cittadini non è in linea con i servizi erogati. C'è una gestione schizofrenica dei rifiuti e paghiamo costosissime bollette Tari tra le più alte d'Italia, il tutto sempre a danno di chi dovrebbe fruire di servizi efficienti data la mole dei soldi spesi, ma nella realtà sempre più scadenti. La Regione Lazio e il Comune di Roma sono responsabili di scelte sbagliate e, nonostante il danno evidente che recano ai propri cittadini, quotidianamente se ne lavano le mani.
Siamo invasi dall'immondizia che per giorni non viene prelevata, mentre i trasporti sempre più inefficienti hanno causato un notevole peggioramento della vita quotidiana pur pagando un costo alto e sproporzionato. Onore agli amministratori locali dei piccoli centri che riescono a spendere meno e ad offrire servizi efficienti e regolari". Lo dichiara in una nota Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione Lazio.
"Questo rapporto Istat- aggiunge- dà credito alla battaglia che da anni conduco a favore dell'autonomia dei piccoli comuni in quanto vero polmone dell'Italia e capaci di gestire in maniera eccellente i propri servizi quando glie ne viene data la possibilità. L'Istat rileva che chi vive nei centri urbani sotto i 50.000 abitanti risparmia 491 euro (6.000 euro annui) al mese e questo grazie alla cura e alla competenza di chi li amministra.
Gli amministratori dei piccoli comuni sono quelli che quotidianamente si armano di scarponi per andare lì dove i poteri forti non hanno il coraggio di andare, e con quegli stessi scarponi pieni di fatica e di impegno vanno a favore di azioni che rendono migliori i propri territori perché li conoscono, li amano e li vivono". (Ag. Dire)