Di fatto è quanto tutto il mondo della scuola sta innalzando come richiesta e ora protesta. La Senatrice Angela D’Onghia ha rassegnato le dimissioni da sottosegretaria al Miur per la presa d’atto del fallimento dell’impegno assunto oltre tre anni fa, in forza del nulla di fatto per la riforma del sistema AFAM in ordinamento dalla legge n.508/99. "Onghia ha fatto bene a dimettersi – commenta la senatrice di Sinistra italiana Alessia Petraglia, capogruppo in commissione Cultura – visto che il governo e il Pd hanno fatto orecchie da mercante alle richieste sacrosante di un settore preso in giro da anni. Dimissioni tardive ma necessarie. Prima hanno fatto saltare due Ddl, per ben due volte, relativi a organizzazione, stabilizzazione e statizzazione dei precari. Nella legge di bilancio, così come ho già più volte denunciato, non c’è assolutamente nulla. La ministra Valeria Fedeli ora deve assumersi la responsabilità di questo fallimento”.
“Sono delusa e amareggiata – scrive D’Onghia – non accetto la rassegnazione che prevale negli ambienti ministeriali nonostante le mie continue sollecitazioni. La mia candidatura e il mio impegno politico sono stati guidati dalla volontà di poter contribuire al cambiamento e al miglioramento di questo Paese. Sarebbe necessario un impegno comune, un lavoro di squadra costante, delle sinergie che non possono essere garantite da singole personalità, nemmeno dalle più carismatiche e volitive. Mi auguro che le mie dimissioni possano risvegliare la politica del fare”.
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