Sabato 25 febbraio “Le Iene” hanno fatto di nuovo visita ai tassisti all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci a Fiumicino.
“Anche questa volta è andata in scena uno spettacolo indecente e fuori da ogni norma, arrecando disagio a clienti e tassisti” – afferma il segretario nazionale Fast Confsal Taxi Raffaele Salina. E continua:
“L’inviato delle Iene si è intrufolato nella fila dei clienti per distribuire volantini con tariffe predeterminate (già presenti e ben visibili sia all’esterno che all’interno dei taxi) per le varie destinazioni, suggerendo a tutti di chiedere sempre l’accensione del tassametro.
Ovviamente se c’è tariffa predeterminata non può essere acceso il tassametro, quindi il messaggio della Iena ha creato confusione e dubbio.
Non contenti, si sono poi messi a intervistare i tassisti in fila, creando disservizio e interruzione di pubblico esercizio visto che il servizio taxi è un servizio essenziale.
Risaltano inoltre due fatti importanti: la firma del volantino arrecante “Le Iene x Roma Capitale” e la complicità di ADR che di regola vieta la distribuzione di materiale pubblicitario e le riprese.
Mi viene da pensare alla potenza economica di multinazionali che vogliono prepotentemente entrare nel nostro lavoro, oppure stiamo sullo stomaco di qualcuno…
Ci spieghi meglio
Un attacco mediatico di queste dimensioni non si era mai visto. Mettere a conoscenza le persone di fatti o di cose che avvengono fuori dalle regole ci trova concordi, ma non possiamo accettare di essere bersaglio di accuse generalizzate e di informazioni sbagliate. Con conseguente danno di immagine verso un servizio essenziale come quello del Taxi.
Nel servizio televisivo hanno prima parlato di una tariffa applicabile nelle corse fuori dall’area urbana, e non è così, poi hanno distribuito volantini con tariffe fisse consigliando di far accendere il tassametro. Come vede ci sono incongruenze che destabilizzano i clienti e mettono in cattiva luce una categoria intera.
Questi servizi televisivi sono iniziati evidenziando le irregolarità nel servizio di pochissimi, e ripeto questo sta bene anche a noi. Noi siamo in regola e vorremmo tutti in regola, ma ora si è passati a rovinare l’immagine di onesti lavoratori. Ricordiamo sempre che c’è una indagine autorevole e recente che indica un gradimento del nostro servizio che sfiora il 90%.
Come intendete procedere in merito a questa situazione
Innanzitutto la mia sigla sindacale chiederà perché, sia al comune di Roma, sia alla direzione di ADR, per il quale Le Iene operano nel nome di Roma capitale (“Le Iene x Roma Capitale”), nella distribuzione di volantini con stampate le tariffe già presenti e ben visibili su tutte le 7800 vetture taxi del comune di Roma. Perché? Che bisogno c’è? Sono le stesse tariffe che promuoviamo noi. Il loro modo di fare induce i clienti a pensare che abbiano a che fare con dei truffatori. E poi vorremmo sapere, nonostante i divieti, come facciano ogni volta a fare riprese televisive e a distribuire volantini.
Abbiamo dato mandato ai nostri legali, già la volta scorsa, di procedere nelle sedi opportune qualora ce ne siano i presupposti. Concludo, nel rispetto totale nei confronti delle forze dell’ordine, chiedendo pure il motivo per cui, alcuni operatori di Pubblica Sicurezza, al rifiuto di alcuni tassisti di farsi riprendere, abbiano chiesto spiegazione alla negazione del consenso. Ricordiamo che a 50 metri da noi, regolari, c’erano i soliti abusivi che svolgevano le loro attività illecite indisturbati.
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