In una strepitosa campagna di Legambiente del 2016 il “boss” sanguinario della serie tv Gomorra, Don Pietro Savastano alias Fortunato Cerlino, gettava un’inquietante ombra sul mercato illecito dei sacchetti in plastica “finti” bio. In un breve spot video molto particolare egli spiegava che
"Quello che non hai mai visto è un sacchetto come questo. Entri in un negozio, fai la spesa, lo riempi, lo porti a casa: sì questo lo hai visto. Quello che non hai mai visto è che dietro un sacchetto come questo potrebbe nascondersi la criminalità organizzata che in Italia controlla gran parte del mercato dei sacchetti e non soltanto a Sud: sacchetti illegali, spesso non compostabili".
L’effetto di quella campagna, genialmente intitolata #UnSaccoGiusto fu davvero dirompente ma, poco tempo dopo, il Paese fu pervaso da una inspiegabile isteria collettiva dovuta all’introduzione di una “tassa” sui sacchetti monouso con cui comunemente acquistiamo frutta e verdura nei supermercati.
La reazione scomposta ed iraconda di moltissime persone era proprio dovuta al fatto che ritenevano inaccettabile pagare qualche centesimo di bronzo per compensare gli enormi danni inquinanti causati dall’abuso di questi sacchetti monouso. I ricordi di quell’imbarazzante dibattito pubblico circa il costo dei sacchetti, fortunatamente durò poco come l’effetto della campagna di Legambiente. Fortunatamente, tuttavia, le cose sono cambiate e le persone hanno iniziato a fare i conti con la propria coscienza prima che con il proprio portafoglio, scegliendo sempre più di frequente di passare all’acquisto delle shopper personalizzate online per la spesa di tutti i giorni come quelle proposte dal sito di Duelle-Promotions.
Le aziende più reattive ai sussulti del mercato, inoltre, hanno immediatamente colto l’occasione al balzo di portare il proprio brand ovunque tramite un tipo di pubblicità indiretta e silenziosa. Esse hanno infatti provveduto alla personalizzazione delle shopper riutilizzabili con cui omaggiare i propri clienti che, a loro volta, “indossano” il marchio e lo portano ovunque con sé. Il fatto che le shopper siano riutilizzabili, infatti, rende i sacchetti in plastica inutili e superati e adduce un piccolo-grande vantaggio alle aziende che se ne servono per portare il proprio logo ovunque. Non di rado si assiste a persone che fanno la spesa con una shopper personalizzata di un brand nel negozio del competitor. Le shopper sono diventate un must have di tendenza, un’idea regalo utile e originale e un modo realmente efficace per liberarsi dell’inquinante plastica monouso.
Se il passaggio dai sacchetti in plastica alle shopper riutilizzabili è stato travagliato e talvolta doloroso per chi con la plastica aveva creato imperi economici da capogiro, l’evoluzione di questa consuetudine è invece venuto alla luce con naturalezza e spontaneità. Ci riferiamo alla tendenza in continua evoluzione della personalizzazione delle shopper grazie alla quale il mercato offre un’infinità di possibilitàe per cui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Le shopper, infatti, possono essere diversificate per la scelta del tessuto, del colore, della grandezza del manico e delle immagini con cui decorarle. Le shopper personalizzate sono diventate biglietti da visita veri e propri e, al tempo stesso, un oggetto di uso comune utile e versatile. Sono pratiche per la spesa ma non solo. Gli studenti universitari le utilizzano per riporre dispense e libri, gli sportivi le usano per tenere ordinato il borsone da palestra, le nonne le riempiono di cibo e leccornie per i nipoti e le aziende le usano per scopi pubblicitari con astuzia e intelligenza.
Il vero valore delle shopper per la salvaguardia del nostro pianeta è quello del concetto di riuso. Abbiamo creduto, erroneamente, che l’usa e getta ci aiutasse a risparmiare tempo e denaro senza minimamente considerarne l’impatto. L’errore compiuto dal genere umano è stato sempre quello di “riflettere” senza uscire dal proprio giardino e di non ragionare mai in termini di collettività. Quello del riuso è un concetto semplicissimo con cui possiamo davvero cambiare le sorti del nostro pianeta senza compiere grossi sforzi. Perché continuare a pagare le buste della spesa in plastica quando possiamo acquistare una sola volta la nostra shopper personalizzata? Davvero non potevamo pensarci prima?
Antonella Clerici regina dei palinsesti della RAI prende di mira i protagonisti del suo programma.…
Stai molto attento a non utilizzare in questa situazione l'acqua ossigenata. Rischi di creare un…
Bastonata dietro l'angolo per tutti i possessori di un'automobile. Impennata di aumenti per queste persone.…
L'evento è organizzato dall'associazione F.T.S., patrocinato da Confesercenti Roma e Lazio. Si tratterà anche di…
Avrà il compito di monitorare e migliorare le politiche regionali sulla parità di genere, la…
Per garantire lo svolgimento sicuro dell’evento, il Comune ha annunciato una serie di misure straordinarie,…