Legge 104, i giorni di permesso diventano 6 | Fai domanda per il prossimo mese: devono accettarla per forza

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Giorni permesso retribuito (fonte Corporate +) - IlQuotidianoDelLazio.it

Potrebbero non essere più solamente tre i giorni di congedo speciale per la legge n. 104. Il limite può essere superato…

La legge n. 104 è un insieme di norme che sancisce una serie di benefici alle persone con disabilità, in modo che possano essere agevolate nel processo di assistenza (storicamente demandato sempre alle famiglie).

Forse una delle agevolazioni più conosciute è quella che permette a un lavoratore di assistere il familiare che ha una disabilità con dei permessi speciali retribuiti.

Sappiamo bene che però le necessità che accompagnano l’assistenza di una persona con disabilità sono tante e finora gli aiuti erogati non sono stati sufficienti.

Questi permessi possono essere fruiti interamente o in modo frazionato. Sono 3 ogni mese, eppure questo limite può essere superato. Vediamo i dettagli nei prossimi paragrafi…

Ecco chi può superare il limite dei 3 giorni

Secondo la legge n 104, il lavoratore ha diritto a dei giorni di congedo extra nel caso debba assistere un parente con disabilità o situazioni di fragilità. Infatti, questo provvedimento è stato introdotto proprio per permettere ai care giver di avere una maggior serenità e poter assistere il proprio familiare. Questo è ormai un fatto noto alla quasi totale maggioranza delle persone.

Quello che però alcune persone non sanno è che questi possono essere estesi in presenza di alcuni fattori come l’esistenza di più di un familiare che necessità assistenza. Tuttavia, devono essere presenti dei requisiti ben specifici che è necessario avere. Proviamo a capire quali sono e cosa fare per ottenere questi giorni di permesso extra.

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Giorni permesso retribuito (fonte Corporate +) – IlQuotidianoDelLazio.it

Requisiti imprescindibili

Il lavoratore dipendente può usufruire di tre giorni aggiuntivi per un totale di sei se rientra nei seguenti casi specifici. Infatti, la legge ammette il cumulo dei giorni solo se il lavoratore ha necessità di assistere i familiari entro il primo grado di parentela. Tuttavia, sono ammessi anche i parenti e familiari di secondo grado solo se questi però hanno compiuto i 65 anni, oppure hanno delle importanti patologie invalidanti che gli impediscono il normale svolgimento delle attività quotidiane.

Inoltre deve esserci anche un altro importantissimo requisito che se decade fa perdere il diritto al cumulo dei giorni di assistenza. Ovvero non devono esserci altri soggetti che possano prestare assistenza alla persona con disabilità. Va anche sottolineato che l’INPS riconosce il cumulo dei seguenti giorni solo se i suddetti familiari devono avere assistenza in tempi e modi diversi. Solo se si rispettano i seguenti requisiti si può chiedere all’Inps l’estensione cumulativa dei giorni di congedo speciale per 104.