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L’eredità contesa del Mago di Arcella: scomparso il fascicolo di parte. C’è il rischio di rinviare la decisione in Corte d’appello

di Redazione
La difesa della signora Battista chiede il riconoscimento dei suoi diritti ereditari e il risarcimento dei danni per la mancata disponibilità dei beni oggetto di controversia
Mago di Arcella
Mago di Arcella

Un caso dai contorni surreali si sta consumando presso la Corte d’Appello di Roma, Sezione VII civile, dove un’importante causa in materia successoria è stata recentemente oggetto di un’imprevista battuta d’arresto. Il motivo? Il fascicolo cartaceo depositato dalla difesa delle parti appellate risulta irreperibile.

A denunciarlo è l’avvocato Carlo Affinito, che assiste l’appellante Gloria Battista, figlia del Mago di Arcella.

Con apposita istanza depositata in data 25 marzo 2025, il legale ha comunicato che, nonostante un accesso in cancelleria, non è stato possibile reperire il fascicolo di parte avversaria, depositato il 15 luglio 2022 e mai ritirato. La documentazione d’ufficio è risultata priva degli atti difensivi delle parti appellate, con grave pregiudizio per l’esercizio del diritto di difesa e la corretta redazione delle memorie conclusive e di replica nell’interesse della sig.ra Battista Gloria, i cui termini erano già stati fissati.

L’avv. Affinito ha quindi richiesto la rimessione in istruttoria del procedimento e l’adozione dei necessari provvedimenti per la ricerca del fascicolo mancante, o in subordine, la sua ricostruzione mediante deposito – preferibilmente telematico – delle copie.

Nel merito della vicenda, la signora Gloria Battista, unica erede del padre Antonio Battista, conosciuto come il Mago di Arcella, contesta l’illegittima sottrazione di beni immobili da parte dei figli della seconda moglie del defunto. Secondo la tesi dell’appellante, gli immobili in questione, formalmente intestati alla madre degli odierni resistenti, sarebbero in realtà riconducibili all’asse ereditario del padre, ossia del Mago di Arcella, e sarebbero stati alienati illegittimamente attraverso un complesso intreccio di atti di assai dubbia legittimità.

Concludendo le sue deduzioni, la difesa della signora Battista chiede il riconoscimento dei suoi diritti ereditari e il risarcimento dei danni per la mancata disponibilità dei beni oggetto di controversia.

La causa, che sembrava avviata alla decisione, è ora in attesa delle determinazioni del Collegio sulla richiesta di rimessione in istruttoria, in quanto il fascicolo cartaceo non si trova.
L’episodio solleva peraltro interrogativi sulla gestione materiale dei fascicoli processuali, specie in un contesto dove la digitalizzazione dovrebbe garantire maggiore sicurezza e accessibilità degli atti.

 

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