Il 31 gennaio per Artena è un giorno molto importante, si ricordano le vittime del bombardamento avvenuto 73 anni fa a Santa Maria delle Letizie: 11 fratini, tre frati ed alcuni civili. In occasione della ‘Giornata della Memoria’ che cade ogni anno il 27 gennaio per ricordare i sei milioni di ebrei, rom, gay, diversamente abili, vittime dei nazisti, l’Amministrazione di Artena, nel pomeriggio del 31, dopo una Santa Messa in Santa Maria delle Letizie e la deposizione di una corona presso il monumento che ricorda le vittime della seconda guerra mondiale, si è ritrovata nell’ex Granaio Borghese insieme agli alunni dell’Istituto Comprensivo (classi 2^A e 2^B), docenti, genitori, cittadini per incontrare la nota scrittrice Lia Levi che da bambina subì la persecuzione razziale.
Oltre al Sindaco Dott. Felicetto Angelini erano presenti il segretario dell’A.N.E.D. (acronimo dell’ Associazione Nazionale ex Deportati) Andrea Di Veroli, l’Assessore alla Cultura Lara Caschera, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo Daniela Michelangeli, il Dott. Antonio Oliveri. ‘Una bambina e basta’, questo il titolo del best seller della Levi, scritto nel 1994 a 50 anni dai fatti narrati, Premio Elsa Morante Opera Prima, inizio prestigioso di una carriera che ha portato l’Autrice a scrivere altri 50 romanzi, per adulti e bambini, fino all’ultimo ‘Il braccialetto’, narra le vicende di una piccola di sei anni che insieme alle sorelle viene rinchiusa in un convento dove deve dimenticare di essere ebrea ed imparare le preghiere cattoliche.
L’ Ass. Caschera ha ribadito che le stragi vanno sempre condannate ed il dovere degli Amministratori è ricordarle affinché siano di monito ai giovani. Nel suo intervento la Dirigente Michelangeli ha parlato di pregiudizi che non devono esistere soprattutto in ambito scolastico e poi si è soffermata sulle recenti involuzioni che stanno avvenendo in fatto di giustizia. Andrea Di Veroli ricordando che questo è il terzo anno che viene ad Artena in occasione del giorno della memoria, ha parlato di accoglienza nei confronti dei profughi da parte degli Italiani perché l’inserimento del diverso è un arricchimento per la comunità. Il Dott. Oliveri, reduce con la Levi da un tour in Sicilia, ha messo in evidenza il fatto che i temi dell’Autrice siano ben percepiti dagli alunni di ogni istituto.
La docente Siria Potenziani , ringraziando l’Amministrazione che ha fornito il best seller alle scuole e gli alunni coinvolti nei lavori, ha ricordato che l’educare all’accettazione dell’altro nasce dai piccoli gesti quotidiani. Sono seguiti gli interventi degli alunni sulla shoah, anche in altre lingue. L’Autrice, molto disponibile a rispondere alle domande dei ragazzi, ha ammonito non solo ad ‘accettare il diverso’, ma a diventare, essere diversi noi stessi. Quella situazione tragica degli Ebrei con gli attuali profughi è calzante ed emotivamente uguale, ma storicamente diversa. L’importante –come ebbe ad affermare Alvise superstite dello sterminio nazista- è che le giovani generazioni siano sensibili riguardo alla shoah (catastrofe). Poi ha concluso con una nota positiva: nel mondo è sempre esistita la lotta tra le forze del male e del bene, ma queste ultime, alla lunga hanno sempre trionfato.
Il Sindaco Angelini, a conclusione dell’evento, così ben organizzato e riuscito, soprattutto per il coinvolgimento degli studenti, ha chiesto: “A che serve la memoria? Deve essere collegata alla speranza, vera scommessa della nostra società”. Poi ha ricordato che Artena da sempre è impegnata nell’accoglienza ed appuntamenti importanti come questo sono altamente costruttivi perché migliorano la comunità tutta.
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