Libero Ciro Esposito e De Santis resta in carcere
Obbligo di firma per Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito. Ciro resta grave in ospedale
Il giudice per le indagini preliminari ha sciolto la sua riserva sulle misure cautelari e ha deciso di respingere la misura dei domiciliari per i tre tifosi partenopei, come richiesto dal pm, e ha quindi accolto le istanze della difesa: libero Ciro Esposito – ancora ricoverato al Gemelli; obbligo di firma per gli altri 2, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti. "La diposizione del gip – spiegano i legali di Esposito – prevede perciò anche la revoca del piantonamento, senza alcuna limitazione per i familiari che sono al fianco del ragazzo".
"Stavolta la giustizia, attraverso il Gip, ha mostrato il suo volto umano, a differenza dello Stato, che qui al Gemelli si avverte finora come lontano, burocratico ed assente" – aggiunge l'avvocato Angelo Pisani, legale di Ciro Esposito.
La misura giunge dopo che, nel pomeriggio si è tenuta al Policlinico Gemelli l'udienza di convalida del fermo disposto dal pubblico ministero per Ciro Esposito, dopo che erano state accolte le istanze della difesa del giovane tifoso di Scampia, affinché l'udienza fosse celebrata in ospedale e non in carcere. "Il gip Giacomo Ebner, intervenuto personalmente all'udienza – spiega Pisani – si è riservato di decidere sulle misure da adottare rispetto alle richieste di arresti domiciliari avanzate dal pubblico ministero, e circa l'opposizione dei difensori Angelo e Sergio Pisani per i quali va revocato qualsiasi provvedimento a carico del giovane perché non esistono i presupposti di legge".
De Santis, invece, resta in carcere, con l'accusa di tentato omicidio. Contro De Santis, anche le parole del ministro Alfano che, in Aula, ha dichiarato che nei suoi confronti "sono comunque emersi evidenti elementi di responsabilità per il ferimento dei tre supporter napoletani". Sono in atto "ulteriori rilievi per l'uso dell'arma da fuoco a seguito del risultato non dirimente della prova stub" – ha precisato ancora il ministro dell'Interno.
Dagli interrogatori che si sono svolti a Regina Coeli, sono emerse la linea dura di De Santis – "Non ho sparato io ma non sono nelle condizioni fisiche di poter ricordare cosa è accaduto", spiega al gip – e l'incertezza di Alfonso Esposito sull'identità di chi ha sparato.
*ultimo aggiornamento ore 22.20