“C’è un modo diverso di vedere le cose”: è questo da sempre il suo motto. ltalo Pentimalli, scrittore, conferenziere, speaker e motivatore di successo, da molti definito ‘il guru del web’ per il suo rivoluzionario portale “Piu che puoi”, con oltre 2 milioni di visitatori all’anno, non solo riesce ad osservare la vita da un’angolazione differente, ma ci aiuta ad aprire il terzo occhio. Lo abbiamo incontrato a Roma in un albergo nel bel mezzo di un weekend molto affollato sullo sviluppo del potenziale umano. Come sempre ci accoglie con un sorriso radioso e quella sua capacità di ascolto e affettività che unite al suo magnetismo e alla sua preparazione lo rendono unico. E’ da poco uscito il suo libro “Il potere del cervello quantico”, scritto in tandem con J.L. Marshall, suo socio ed amico, imprenditore di successo ed esperto di marketing (UNO EDITORI pag. 416; euro 15,70).
Il tuo nuovo libro esplora il potenziale nascosto della mente. Come possiamo svilupparlo, contattarlo, usarlo?
“Il libro insegna innanzitutto a penetrare nelle nostro sistema di credenze razionali. Ci sono periodi nella nostra vita in cui per ottenere qualcosa dobbiamo lottare contro tutto e tutti, anche contro noi stessi. Anche se poi i risultati arrivano, lottare abbassa la qualità della vita, è faticoso. Altre volte, come per magia, tutto s’incastra e le cose diventano facili. Esiste un segreto per riprodurre questa fluidità. Una scorciatoia per ottimizzare. Il volume parla di questo semplice meccanismo, di un viaggio iniziatico dentro se stessi”.
Dobbiamo perciò varcare i nostri confini per accedere a verità più grandi?
“Serve un buco nel sistema di credenze abituali, un passaggio grazie al quale il seme possa attecchire: bisogna scardinare le paure. Non ci dobbiamo accontentare di credere che la vita vada in un certo modo e basta. Dobbiamo percepire il potere che abbiamo, un potere più potente di ciò che immaginiamo”.
Quanto di quello che noi viviamo è prodotto dal destino e quanto da noi stessi e dalla nostra parte occulta?
“Direi che noi stessi dirigiamo la nostra vita in maniera più o meno consapevole. Le nostre convinzioni, patenti o inconsce che siano, muovono i nostri passi, attirano eventi, ci spingono verso la realizzazione dei nostri desideri o verso l’autosabotaggio. Non nego che ci siano passaggi obbligati che definirei tappe destiniche, ma per il resto noi siamo i veri responsabili della nostra vita”.
E l’amore? Perché ci innamoriamo di una persona e non di un’altra? Il colpo di fulmine c’indirizza verso chi ha più energia di noi?
“L’amore è la chiave di tutto, ma credo che nell’innamoramento conti il karma, l’attrazione del vissuto passato, le ferite dell’altro in cui ci riconosciamo, le affinità che ci portano a rispecchiarci, le lacune karmiche, debiti da saldare, crediti animici da riscuotere. Sia che duri una notte o una vita in una storia dobbiamo connetterci all’idea che alcuni incontri debbano realizzarsi, siano scritti. Nulla succede per caso, come quest’intervista. Le coincidenze sono la geografia dei sentimenti a vari livelli”.
Tu incontri ogni giorno centinaia di persone che accorrono ai tuoi seminari e cercano in te un antidoto alla sofferenza, al dolore, alle difficoltà, agli ostacoli. Come vivi questa responsabilità e come sei riuscito a non cadere nella tentazione del potere personale su coloro che a te si affidano?
“Il potere sugli altri non solo non m’interessa, ma ucciderebbe la mia missione spirituale. Io trasferisco le mie conoscenze alle persone perché siano più felici, più autonome, più libere. La dipendenza è una catena, un pesante fardello che soffoca la creatività. Come dice sempre un mio caro amico, ‘più che un guru sono un antiguru’ ”.
Come si concilia l’amore, necessario per trasferire il tuo gioioso messaggio al prossimo, con i prezzi, non sempre accessibili, dei corsi che proponete sullo sviluppo personale?
“L’amore non si discute, se non ne provassi , non sarei in grado di trasmettere niente a nessuno. Quanto ai costi dei corsi ce n’è per tutte le tasche, e il denaro è energia! In quanti danno valore alle cose gratuite come per esempio il giornale distribuito in metropolitana? Quello pagato viene letto con più attenzione perché ha un prezzo. Se una cosa non costa, non vale. Tutti dobbiamo rivedere le nostre errate convinzioni sul denaro, chi lo considera negativo, non può averne e vive male. E chi si fa pagare, non deve sentirsi in colpa. Chi è predisposto a spendere ad esempio, recupera con facilità le uscite!”.
Chi si rivolge a te e legge i tuoi libri quali problemi vuole risolvere in genere?
“Problemi finanziari e sentimentali. Di solito chi viene alle mie conferenze inizia un percorso di conoscenza e di crescita. Questo mio libro sul cervello, che è quantico per definizione, una capacità elettrochimica magnetica che influenza la materia, modifica i meccanismi interiori, cambia il nostro impatto sulla vita; ci fa capire che il mondo rispecchia ciò che abbiamo dentro. Se comprendiamo che quasi tutto è nelle nostre mani e ce ne facciamo carico, avremo successo”.
Che cos’altro c’insegna il tuo nuovo libro?
“Ad allinearci, ad aumentare le capacità intuitive, a favorire eventi sincronici, sintonizzando la mente alla nostra voce interiore per realizzare in fretta i nostri desideri”.
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