Era andato festeggiare con alcuni amici in un locale all’Ostiense, ed è poi finito ricoverato all’ospedale con ferite di arma da taglio all’addome.
La disavventura è capitata a un 30enne di Milano che, trovandosi in gita a Roma, aveva deciso di andare a festeggiare insieme al cugino, il sabato sera in uno dei locali della affollatissima via Libetta.
L’episodio è accaduto lo scorso 10 febbraio intorno alle ore 03:00 di mattina.
La serata, apparentemente tranquilla, ha avuto invece un tragico epilogo quando, complice forse qualche bicchiere di troppo, la sfortunata vittima, uscendo a fine serata dal locale, ha assistito ad una violenta lite tra due fidanzati.
Il giovane, non se l’è sentita di voltarsi dall’altra parte, ed è intervenuto in difesa della ragazza.
T.T. 21enne romano, in preda ad un raptus incontrollabile, ha prima colpito con un pugno al volto la vittima e, dopo aver estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello gli ha sferrato, in rapida successione, cinque coltellate all’altezza dell’addome.
L’azione, fulminea, ha lasciato tutti i presenti sbigottiti.
Pochi secondi per capire cosa è realmente successo e si scatena il “fuggi-fuggi” generale con gruppi di ragazzi, tra cui l’accoltellatore, che si allontanano velocemente dal parcheggio.
Anche la vittima corre, cercando di allontanarsi, ma dopo aver percorso pochi metri si accascia al suolo; soccorso da personale del 118 è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale San Camillo dove viene immediatamente operato.
Delle indagini – volte alla ricerca del responsabile dell’aggressione – si sono occupati gli agenti del Commissariato Colombo.
Gli investigatori, coordinati dalla dr.ssa Agnese Cedrone, hanno inizialmente acquisito tutte le immagini riprese dalle numerose telecamere di sicurezza situate nei parcheggi, dove si è verificata la brutale aggressione.
Hanno successivamente ascoltato la testimonianza della vittima. Il ragazzo ferito, ancora sconvolto dall’accaduto – ma ormai fuori pericolo di vita – raggiunto al pronto soccorso del San Camillo dai poliziotti, ha fornito una precisa descrizione del suo aggressore.
Dalla visione delle telecamere in effetti gli Agenti notano bene tutta la scena; si vede una coppia litigare animatamente, e subito dopo si vede la vittima rivolgere la parola all’aggressore per poi venire brutalmente percossa e accoltellata.
Alcune immagini visionate, prima a velocità normale, poi fotogramma per fotogramma, fanno emergere un particolare decisivo. Si vede infatti l’aggressore salire su un’autovettura di media cilindrata e di colore nero.
Esaminando poi i fotogrammi, di tutte le 16 telecamere posizionate nella zona, i poliziotti riescono a leggere il numero di targa del veicolo in questione, del quale viene subito identificato il proprietario.
Il “profilo” di quest’ultimo, inserito su un noto social-network, è stato determinante per identificare il responsabile dell’aggressione; infatti “setacciando” tutte le sue oltre 600 amicizie, sono state comparate tutte le immagini con quelle estrapolate dalle telecamere.
Dopo intere giornate passate a visualizzare migliaia di fotografie, gli investigatori sono riusciti a individuare anche il profilo dell’aggressore che tra l’altro, in una di queste, indossava la stessa felpa ed era in compagnia della stessa ragazza ripresa dalle telecamere il 10 febbraio.
Riconosciuto anche dalla vittima, il giovane è stato individuato a Dragona, presso la sua abitazione; accompagnato negli uffici del Commissariato è stato arrestato per il reato di tentato omicidio e condotto nel carcere di Regina Coeli.
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