Lobefaro: Anzio e Nettuno non sono mafiose, non lasciamo soli gli amministratori locali
“Non lasciare soli gli amministratori locali a lottare contro il malaffare”
“La miglior risposta ai clan è dare voce alle comunità. Ma anche la politica deve fare la sua parte e impegnarsi a selezionare la sua classe dirigente non solo controllando i carichi pendenti”. Così Giuseppe Lobefaro, segretario provinciale di Azione, partecipando questa mattina alla manifestazione spontanea organizzata ad Anzio dalla Retenobavaglio Lazio Liberi di essere informati.
Selezione mirata degli amministratori locali
“Il silenzio è mafia e ci riconosciamo nelle parole che sono alla base della manifestazione- dice Lobefaro- Ma il miglior modo per sostenere i cittadini di Anzio e Nettuno è partire da una selezione mirata degli amministratori locali e non lasciarli soli a lottare contro il malaffare. Tutti i partiti si devono impegnare pubblicamente.
Corruzione e infiltrazione mafiosa
Uniamo la nostra voce alla società civile che non vuole rimanere indifferente di fronte ai gravi fatti emersi in questi giorni, a seguito dell’inchiesta della Magistratura su gravi episodi di corruzione e infiltrazione mafiosa nel tessuto produttivo e politico delle due località della Provincia di Roma”.
“Chiediamo al Prefetto di agire con determinazione nell’analisi di quello che accade nei Comuni di Anzio e di Nettuno e di prendere provvedimenti adeguati e conseguenti per riportare legalità e dare giustizia.
Attenzione alta su tutto il territorio
Il 19 agosto 2021, in campagna elettorale, eravamo con Carlo Calenda ad Anzio per un incontro con i cittadini”. “La Capitale è strettamente collegata a tutti i comuni dell’ex Provincia e l‘attenzione deve rimanere alta su tutto il territorio“, conclude Lobefaro. (Com/Mtr/ Dire)