Lorenzin, risultati vaccinazioni obbligatorie “oltre le aspettative”
Il ministro della Salute ha commentato il risultato dei primi dati sulle vaccinazioni obbligatorie dopo la scadenza del 10 marzo
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha commentato positivamente il risultato raggiunto dal tasso di copertura dei vaccini sui bambini.
In merito ai primi dati sulle vaccinazioni obbligatorie dopo la scadenza degli obblighi vaccinali del 10 marzo, il ministro ha dichiarato: "Non abbiamo ancora i dati regione per regione, ma spero di averli presto in modo da fare una presentazione degli stessi raggruppati in gruppi di vaccinazioni e anche per territori, per avere l'andamento epidemiologico e poter fare una prima valutazione".
"Certo però dai dati emersi dall'Iss, che sono invece complessivi", ha proseguito Beatrice Lorenzin, "ci sembra che il risultato sia veramente oltre le aspettative in questi primi mesi, rispetto ad esempio ai parametri della California, dove è stato raggiunto un incremento dell'1,5% dopo 18 mesi. Sono interessata a capire il recupero che abbiamo fatto sulle corti più adulte. Il tema che abbiamo, infatti, è sì quello dell'immunizzazione dei più piccoli, ma abbiamo anche buchi vaccinali molto forti nelle corti più adulte. Questo è interessante per capire l'andamento delle epidemie, penso in particolare al morbillo. Per fortuna i dati rispetto allo scorso anno, quando in questa stessa stagione avevamo già avuto mille casi sono molto confortanti".
Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, in occasione della premiazione delle 16 classi vincitrici del concorso nazionale "Scuola: spazio al tuo futuro. La ISS: Innovativo, Scientia, Sapientia", ha invece commentato così la legge sui vaccini: "Il numero dei bambini esclusi è basso in generale. La soglia si e' alzata e lo considero un buon risultato. La legge ha funzionato. È importante che i genitori abbiano compreso la scelta fatta per tutelare i loro figli in tutti gli ambiti educativi e scolastici. Chi non fa vaccinare i propri bambini e attacca la legge sceglie di non tutelare i propri figli e quelli degli altri. La responsabilità dell'esclusione è quindi dei genitori".
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