Loretta Rossi Stuart e l’arte del respiro: un soffio di sollievo!
Rimarrete sorpresi dopo un certo periodo, nel vedere che tutta la vostra rabbia si acquieta…
Accade a tutti di vivere periodi in cui si rimane in una sorta di apnea, anzi, per molti è uno stato ormai cronicizzato e non se ne è consapevoli. Ebbene, vorrei dare il mio apporto focalizzando la mia gentil visione su quest’ aspetto basilare dell’esistenza: il respirare. Sembra un argomento banale, ma la verità è che molti di noi non sanno respirare! A venirci in aiuto soprattutto dall’Oriente ci sono maestri che dalla notte dei tempi spiegano perché sia indispensabile per una vita armoniosa capire quanto è dannoso distorcere ciò che rappresenta il fluire dell’energia vitale, il cosiddetto “prana”, veicolato dal respiro. Per trasmettere in modo cristallino quest’insegnamento riporto le parole del rivoluzionario maestro- filosofo Osho, che non ha bisogno di presentazioni. Ecco le sue indicazioni, riguardo il respiro ed il trascendere i dualismi:
“Il primo esperimento da coltivare è quello di portare il respiro vitale al suo stato naturale. Quanti desiderano seguire la Via indicata da Lao Tzu devono esercitarsi in questa respirazione profonda, smetti di respirare dal torace e inizia a respirare dalla pancia. Il che vuol dire questo: quando inspiri, lascia che il respiro scenda fino a sollevare l’addome e quando il respiro esce, permetti all’addome di muoversi e tieni immobile il torace. Se non riusciamo a respirare di pancia, non potremo mai essere innocenti e puri come un bambino; solo la respirazione profonda può risvegliare la fluidità propria dei bambini. Se osservi un bambino che dorme nel suo lettino, noterai che il suo addome si alza e si abbassa al ritmo del suo respiro, non è il torace a muoversi. Ebbene Lao Tzu dice, e ora anche la scienza medica è d’accordo, che nel momento in cui la consapevolezza animale inizia a separarsi dalla coscienza mentale, la sede del suo respiro cambia: passa dalla pancia al torace.
Maggiore è la distanza tra la mente e il corpo, più alta sarà la sede della respirazione. Ricorda che la separazione tra mente e copro è fonte di dualismo e grande conflitto. Quando un adulto dorme, respira con lo stomaco, il torace si rilassa, e questo perché nel sonno la distanza tra la mente e il corpo non può essere mantenuta. In uno stato di incoscienza quella distanza si spezza e riprende vita il processo naturale. Osserva il tuo respiro in un momento di rilassamento e confrontalo con quello di uno stato di ansia e tensione: sarà corto e verrà dal torace; un respiro breve indica che ti sei spostato lontano dalla tua natura originaria. Quindi, la cosa più importante è questa: stai attento che il tuo respiro salga dall’ombelico. Quando sei seduto, se in piedi o cammini, in tutte le tue attività, stai attento al respiro e osserva se è focalizzato sull’ombelico.
Rimarrai sorpreso dopo un certo periodo, nel vedere che tutta la tua rabbia si acquieta, tutta la tua gelosia svanisce, tutte le tue tensioni se ne vanno e puoi dormire come un bambino. La tua personalità si equilibra, questo cambiamento nella respirazione porterà molti altri cambiamenti nel tuo organismo. Quando sei in collera, non puoi respirare armoniosamente e se respiri in modo armonioso, non puoi andare in collera.”
Io inserirei quest’insegnamento anche nel codice della strada! Respirate gente, respirate….