Lotito: Petkovic non sarà esonerato
Secondo il patron della Lazio le voci di un cambio in panchina sono state alimentate dalla stampa
Si sono ritrovati a brindare per gli auguri natalizi, in un noto locale romano, come se nulla fosse accaduto. Sembrava di essere tornati indietro nel tempo, quando a fine maggio l'ambiente biancoceleste era ebbro di gioia dopo il trionfo sulla Roma in finale di Coppa Italia e la sintonia tra società e staff tecnico era totale.
Lotito e Petkovic sono tornati a sfoggiare il sorriso grazie alla vittoria sul Livorno che allontana (almeno per il momento) cattivi pensieri, primo fra tutti l'esonero del tecnico di Sarajevo. Ma, stando alle parole del presidente, le fibrillazioni che hanno interessato mister Petkovic sono frutto di un polverone sollevato dalla stampa. Come se la fiducia a tempo di appena una settimana fa, arrivata dopo il ko contro il Torino, fosse un episodio mai esistito…
Ai microfoni di "Mediaset Premium", Lotito ha dichiarato: "La stampa ha creato una barriera tale che qualsiasi presidente avrebbe defenestrato l'allenatore: io sono abituato a riflettere e valutare, sono stato tre giorni a Formello e mi sono accorto che la squadra necessitava di una vittoria per ripartire. Non mi sembra ci siano ora le condizioni per intervenire ed esonerare l'allenatore. Abbiamo avuto dei momenti no, speriamo che con la partita di oggi si possa partire con delle logiche diverse. Mancava un po' di serenità, spero il gruppo si sia sbloccato mentalmente. È vero che Klose è un campione assoluto, ma non solo per la sua assenza non siamo riusciti ad esprimerci al meglio in questo periodo".
Al brindisi natalizio era presente anche il ds Igli Tare: "Contro il Livorno ho visto una squadra determinata. È stata una giornata di sollievo, perché era una partita da vincere, soprattutto per il momento che stavamo attraversando. L'importante è che la squadra abbia ritrovato la serenità. Ora dobbiamo trovare la continuità".
Tare ha tracciato un bilancio complessivo del momento che sta vivendo la Lazio: "Siamo in ritardo rispetto alle nostre aspettative, abbiamo bisogno di punti e vogliamo fare bene a Verona. Dopo questo successo la nostra mente non sarà più sgombra perché basta scivolare per due-tre partite e ti trovi in difficoltà. Il problema è che la qualità di questa squadra è differente ma, per un motivo o per un altro, non si è vista. Serve crescere mentalmente? Questo è un problema, non solo della squadra, ma anche della piazza".