L’ultima tentazione del governo: vaccino obbligatorio per tutti
Vaccino anti-Covid: il governo lavora a renderlo obbligatorio di fatto anche se ufficialmente non lo sarà?
Le recenti affermazione del consulente del ministero della salute Walter Ricciardi sull’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino anti Covid hanno aperto di battiti ma anche scatenato polemiche.
Ma vediamo di capire, sul piano clinico e scientifico da cosa dipenderebbe questa obbligatorietà?
“Se capissimo che serve il 90-95% di copertura per ottenere l’immunità di gregge, senza la quale ci troveremo di fronte alla necessità di dover bloccare la produttività e la pubblica del paese si potrebbe per causa di forza maggiore valutare anche l’obbligo” ha spiegato Ricciardi.
Il governo però è anche preoccupato per quanto riguarda il consenso a questa eventualità. Risulta infatti dai sondaggi che attualmente il 40% della popolazione sceglierebbe di non vaccinarsi. Soprattutto con la motivazione che il vaccino sarebbe stato preparato in tempi troppo brevi per assicurare efficacia e sicurezza. Questo renderebbe inutile il vaccino, le spese per ottenerlo, non farebbe uscire il paese né dalla crisi sanitaria né da quella economica.
Il fatto che ne 4 italiani su 10 non intenda vaccinarsi allarma anche il virologo Roberto Burioni: “in Italia l’atteggiamento della popolazione è molto diffidente, sarà meglio iniziare a pensarci fin da ora”. Si pensa quindi ad una campagna di informazione e sensibilizzazione mai vista.
Marco Antonellis spiega allora quale potrebbe essere la soluzione a questa impasse: invece di rendere il vaccino formalmente obbligatorio, lo si renderebbe obbligatorio di fatto. Come? Impedendo l’accesso a musei, concerti, stadi, luoghi pubblici a coloro che non si sono vaccinati. L’ipotesi del commissario Domenico Arcuri è infatti quella di un patentino che attesti l’avvenuta vaccinazione.