L’ultimo femminiello napoletano incontra gli studenti romani al Cinema Farnese
Gli studenti liceali avranno modo di confrontarsi con la Tarantina e di ascoltare il prof. De Mambro Santos sul transgenderismo dal ‘700 a oggi
Sabato 16 dicembre, alle ore 9:00, presso il Cinema Farnese a Piazza Campo de’ Fiori a Roma, si terrà l’evento Tarantina. L’ultimo femminiello napoletano, curato da Roberto Delle Cese e Fabio Amidei. Oltre alla Tarantina, all’anagrafe Carmelo Cosma, che fra poco compirà 88 anni ed è il più celebre femminiello partenopeo, interverranno il prof. Roberto Delle Cese del Liceo Artistico di via di Ripetta e il prof. Ricardo De Mambro Santos della Willamette University (Oregon).
In concomitanza con la matinée sarà organizzata una mostra intitolata “Tarantina. Volti senza veli” incentrata sulla rielaborazione grafica di rare fotografie che ritraggono il femminiello in un suo spettacolo risalente alla fine degli anni Sessanta. Tra le opere che verranno esposte vanno menzionati i lavori di Alessandro Vecchi, Riccardo Rizzoni, Josephine Raposa e Jole Nofri. Il manifesto e le locandine dell’evento sono state realizzate da Margherita Anselmi.
In occasione dell’incontro l’attrice Laura Colombo leggerà alcuni brani del romanzo biografico “Illuminosa Tarantina” di Roberto Delle Cese (Edizioni Effigi). La vita del femminiello – esuberante e disperata, unica e coraggiosa, segnata da episodi drammatici, ripetute discriminazioni ma anche da incontri appassionanti (come quello con lo scrittore Goffredo Parise, autore de Il prete bello) – sarà oggetto di un’intervista durante la quale il femminiello racconterà agli studenti romani alcuni dei momenti più emblematici della sua vivacissima vicenda umana.
Durante l’ evento gli studenti liceali avranno modo di confrontarsi con la Tarantina nonché di ascoltare il dettagliato intervento di carattere storico-artistico del professor De Mambro Santos, il quale ricostruirà le diverse rappresentazioni di persone e personaggi riconducibili alla dimensione del transgenderismo dal Settecento ai giorni nostri.