Lunga vita al Libro! “Più Libri più liberi”: un successo non scontato
I numeri la dicono lunga sull’importanza dell’evento: circa cinquecento editori, seicentocinquanta eventi spalmati solo su cinque giorni
«Ora questi (i libri), ora quelli io interrogo, ed essi mi rispondono, e per me cantano e parlano: e chi mi svela segreti della natura, chi mi da ottimi consigli per la vita e per la morte, chi narra le sue e le altrui chiare imprese, richiamandomi alla mente le antiche età.
E v’è chi con festose parole allontana da me la tristezza e scherzando riconduce il riso sulle mie labbra; altri m’insegnano a sopportar tutto, a non desiderar nulla, a conoscere me stesso, maestri di pace, di guerra, d’agricoltura, d’eloquenza, di navigazione; essi mi sollevano quando sonno abbattuto dalla sventura, mi frenano quando insuperbisco la felicità e mi ricordano che tutto ha una fine, che i giorni corrono veloci e che la vita fugge. E di tanti doni, piccolo è il premio che mi chiedono: di aver libero accesso alla mia casa e di viver con me, dacché la nemica fortuna ha lasciato loro nel mondo rari rifugi e pochi e pavidi amici» (Francesco Petrarca, da RIME, TRIONFI E POESIE LATINE 1330-1365).
Dal Petrarca alla Nuvola, il libro è sempre vivo
A vedere la ressa davanti alla biglietteria di “Più libri, più liberi” , non si può non pensare a questo pensiero che Petrarca ci “lancia” dal lontano quattordicesimo secolo e che paiono più vive che mai a conclusione di un evento che ha richiamato migliaia e migliaia di appassionati del volume cartaceo.
Fa piacere, in epoca di cellulari, computer, e-book reader, e ora intelligenza artificiale, che il libro dica ancora la sua in maniera prepotente e non arretri di un passo di fronte allo strapotere di internet.
Già, perché la Nuvola di Fuksas, il nuovo Centro Congressi di Roma inaugurato nel 2016 che ha ospitato la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, è stato letteralmente preso d’assalto, complice il ponte dell’Immacolata, ma soprattutto la gran voglia da parte di grandi e piccoli di “riscoprire” la bellezza, il fascino e l’emozione di tenere in mano un libro, sfogliarlo, assorbirne l’energia vitale, sentirne l’odore e sognare.
Così, se anche Petrarca aveste potuto seguire la folla festante che ha risposto in massa al richiamo della prima fiera italiana dedicata all’editoria indipendente, avrebbe sicuramente gioito e forse si sarebbe ricreduto su quei pochi e pavidi amici che chiude il suo amaro pensiero sui libri.
E i numeri la dicono lunga sull’importanza dell’evento: circa cinquecento editori, seicentocinquanta eventi spalmati solo su cinque giorni, presentazioni, incontri con gli autori, performance live musicali, dibattiti a tema.
Dal 2018, la manifestazione si è arricchita con il PLPL Business Centre, un’area di cinquecento metri quadrati a uso esclusivo degli operatori professionali: il punto di incontro di tutti coloro che appartengono al mondo dell’editoria italiana e internazionale interessati a dialogare con i nostri editori.
Più libri, più liberi non è solo libri, e forse questo è il segreto del suo grande successo
Infatti, accanto al padrone di casa, il libro per l’appunto, trovate anche rarità e pezzi d’antiquariato cartaceo come documenti antichi per collezionisti, oggetti cinesi, perfino l’angolo che offre la lettura della mano.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età.
Felici i bambini che scorrazzano tra uno stand e l’altro alla ricerca di fiabe e racconti da leggere con occhi strabuzzanti, felici gli adulti, alla ricerca del regalo con cui sorprendere sé stessi prima che gli altri.
Non resta che fare gli auguri al libro di lunga vita che, stando ai numeri che quest’anno sono da record, promette davvero di essere davvero lunga.
Probabilmente infinita.
Ma questo lo diciamo sottovoce…