M5S Lazio, reintroduzione medico scolastico. Roberta Lombardi: “Deve essere figura stabile”

Roberta Lombardi lancia una campagna per rendere il medico scolastico una figura stabilmente presente in ciascun istituto scolastico

medico di base

Roberta Lombardi, capogruppo M5S nella Regione Lazio, invoca “una proposta di legge affinché il medico scolastico sia introdotto nelle scuole del Lazio in maniera strutturale e stabile”. L’annuncio, dato nel corso di una diretta Facebook , ha l’obiettivo di rafforzare “la durata e il valore dell’ordinanza regionale che, in quanto tale, potrebbe essere appunto momentanea”.

Infatti, lo scorso 30 giugno il Consiglio regionale ha approvato la reintroduzione del medico scolastico, una figura che ha iniziato a essere operativa grazie all’ordinanza firmata dalla Regione. La richiesta della capogruppo pentastellata circa l’inserimento della figura del medico scolastico in tutte le Regioni è accompagnata dalla campagna #UnMedicoInOgniScuola. All’iniziativa aderiranno esponenti delle categorie coinvolte: medici, famiglie, operatori scolastici.

Le norme prevedono un raccordo fra istituti scolastici ed enti pubblici deputati all’erogazione di servizi sanitari. Infatti, le Asl ospiteranno equipe di riferimento anti-Covid per le scuole coordinate dai referenti dei Servizi di igiene delle Aziende sanitarie locali stesse.

Sulla scuola intanto stiamo facendo i test sierologici e l'obiettivo è arrivare a 120mila operatori della scuola. Un…

Pubblicato da Regione Lazio su Mercoledì 2 settembre 2020

I test sierologici per docenti e operatori scolastici

L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato evidenzia, dalla pagina Facebook della Regione Lazio, che venerdì 28 agosto è stata superata la soglia dei 5.000 test sierologici. Inoltre, il 2 settembre avverte che “l’obiettivo è arrivare a 120mila operatori della scuola” sottoposti a test sierologico. Le indagini, effettuate su insegnanti e operatori scolastici, sono concordate con l’Ufficio scolastico regionale.

Nonostante l’impegno di numerosi insegnati e membri del personale ATA, sono ancora in molti a non voler fare i test sierologici. Da alcuni territori anche la denuncia dell’irreperibilità dei test stessi. Finora l’adesione è gratuita e su base volontariaMa perché non istituire dei test obbligatori?

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