Ma è vero che la Legge Fornero ha reso possibili pensioni più alte?
L’affermazione che “Quota 100” abbia smontato la legge Fornero, è falsa…
L'affermazione che "Quota 100" abbia smontato la legge Fornero, è falsa. Premesso che in un' Italia che invecchia sempre più e si avvicina alla natalità zero, il costo pensionistico è destinato ad aumentare considerevolmente mentre diminuiranno sempre più i contributi versati dagli attuali e dai futuri lavoratori che dovrebbero rendere sostenibile la spesa previdenziale. Bisogna avere il coraggio di dire che la legge Fornero ha permesso, a chi è andato in pensione secondo quei criteri, di ricevere una pensione più alta, in considerazione del fatto che si versano più anni di contributi. Questa cosiddetta pensione con quota 100 andrebbe data solo ai disoccupati, che ne avessero diritto, perché dai 62 anni in su è molto difficile essere ricollocati sul lavoro e pertanto queste persone dovrebbero aspettare i 67 anni senza alcun reddito. Non è credibile che oggi, a parte alcuni lavori usuranti, che hanno già delle agevolazioni per il diritto alla pensione, non si possa lavorare fino a 67 anni.
Inoltre chi andasse in pensione con la quota 100 avrebbe una decurtazione della pensione che potrebbe raggiungere a 67 anni, e più si anticipa e più ci perde. Bisogna ricordare che questa decurtazione durerà per tutta la vita, perciò la somma della pensione che si percepirà fino al raggiungimento dei 67 anni non coprirà assolutamente quello che si perderà dai 67 anni in poi. In conclusione bisogna ribadire che per chi non ha i requisiti per quota 100 valgono le regole stabilite dalla legge Fornero. Si potrebbe aggiungere una considerazione sul mancato adeguamento delle cosiddette pensioni d'oro, anche in caso che queste pensioni siano giustificate dal versamento di contributi adeguati. Pertanto queste pensioni considerate d 'oro derivano da emolumenti da considerare d'oro e perciò dovrebbero essere penalizzati anche gli emolumenti erogati oggi a burocrati e alti dirigenti pubblici o privati. Per fare un esempio l'eventuale pensione di Sergio Marchionne sarebbe da considerare d'oro e perciò da penalizzare.
P.S. Ad una domanda di pensione di vecchiaia inoltrata il 9/11/2018 con decorrenza 1/1/2019, ad oggi L'INPS dichiara che è in lavorazione