Non si contano più gli animali trovati morti nella zona teatro dell’emergenza ambientale che ha fatto seguito al tentativo di furto di carburante dall’oleodotto dell’Eni.
Gallinelle d’acqua, germani reali, nutrie, testuggini… I volontari della Lipu e del WWF continuano ad imbattersi in animali di ogni tipo che non sono sopravvissuti al disastro.
I canali di Maccarese fino a Palidoro sono inquinati dalla fuoriuscita del cherosene e, a ormai diversi giorni dal fatto criminoso del tentato furto, quello che sembrava essere un esagerato allarmismo si sta verificando sul campo in tutta la sua gravità.
I canali contaminati sono ad uso agricolo e, da sempre, fonte di acqua per le numerosissime specie animali che vivono in quelle aree, stanziali e non. Pesci, uccelli e tutta una serie di predatori terrestri come tassi e volpi sono esposti ad un altissimo rischio e l’emergenza, che non sta risparmiando nemmeno alcuni tratti del litorale di Fregene, prosegue.
Nel frattempo continua il lavoro dei volontari e delle autobotti che hanno aspirato il carburante nelle tratte dei canali avvelenati ed è stato ribadito il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua, di pesca e di abbeveraggio degli animali da pascolo nelle zone dell’Arrone e del Rio Palidoro interessati dall’inquinamento.
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