Maestra aggredita a Ostia, “non devi sgridare mio figlio” e partono gli schiaffi. Solidarietà dalla Regione Lazio
La donna ha iniziato a inveire contro la docente che aveva finito il suo turno e si apprestava ad andare via. L’ha redarguita per aver rimproverato il figlio, ha inveito contro di lei e poi l’ha percossa
«A nome di tutta la Giunta regionale del Lazio, esprimo piena e incondizionata solidarietà alla maestra dell’istituto comprensivo Amendola Guttuso di Ostia, a Roma, in via dell’Idroscalo, vittima di un gesto vile e violento che condanno categoricamente. Nessuno dovrebbe mai sentirsi minacciato o attaccato nel proprio luogo di lavoro, soprattutto se quel posto è un luogo di istruzione e cultura, destinato a crescere e formare le nuove generazioni.
Francesco Rocca: “Nessuno si deve permettere di toccare un educatore”
Sono pronto a recarmi, insieme con il ministro Valditara, in quella scuola per portare la solidarietà all’insegnante, al dirigente scolastico, a tutto il corpo docente, ma anche agli alunni e ai loro genitori, considerando l’allarme, i timori e l’apprensione che l’accaduto ha generato in tutta quella comunità. È nostro dovere come Istituzioni promuovere la legalità e l’educazione dei giovani.
Nessuno si deve permettere di toccare un educatore. La Regione Lazio è e sarà in prima linea con le istituzioni per garantire la legalità e assicurare che situazioni come questa non accadano mai più e che ogni insegnante possa svolgere il proprio lavoro in tranquillità e sicurezza», lo dichiara in un comunicato il presidente della Regione Lazio. Francesco Rocca.
Associazione Nazionale Presidi: maestra non abbia paura a denunciare
Invito a non avere paura e denunciare, tenendo presente che il contesto è particolarmente pericoloso e posso capire quindi il timore dell’insegnante”.
A dirlo Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) di Roma in merito all’aggressione della maestra a Ostia da parte della mamma di un alunno, moglie di un componente della famiglia Spada.
Rusconi poi spiega che “se il fatto è avvenuto nel circuito scolastico deve essere denunciato dal preside come pubblico ufficiale”. “Non devi sgridare mio figlio” e poi sono partiti gli schiaffi. L’ insegnante di un istituto comprensivo di Ostia è stata aggredita martedì all’uscita di scuola dalla madre di un suo alunno, moglie di un componente della famiglia Spada.
Su quanto è accaduto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha fatto sapere in serata che a breve si recherà all’istituto Amendola Guttuso di Ostia a portare la sua solidarietà “alla maestra aggredita da una esponente del clan Spada. Nessuno si deve permettere di toccare un insegnante. Lo Stato farà sentire la sua forza contro chi non rispetta i suoi docenti”.
Aggressione nel cortile della scuola
L’aggressione è avvenuta nel cortile della scuola davanti agli occhi di qualche collega e genitore in attesa di prendere i propri figli. La donna ha iniziato a inveire contro la docente che aveva finito il suo turno e si apprestava ad andare via dall’istituto scolastico. L’ha redarguita per aver rimproverato il figlio, ha inveito contro di lei e poi l’ha percossa. La madre dello studente l’avrebbe colpita anche con schiaffi al volto prima di allontanarsi.
Denunciata a piede libero per violenza a pubblico ufficiale
A quel punto sono stati chiamati i soccorsi. Sul posto è arrivata un‘ambulanza del 118, ma l’insegnante ha rifiutato le cure mediche. I carabinieri, che si occupano della vicenda, hanno raccolto testimonianze e identificato la responsabile dell’aggressione. La donna è stata denunciata a piede libero per violenza a pubblico ufficiale.
L’insegnante, al momento, non avrebbe sporto denuncia. Ricostruito anche il movente della ‘spedizione punitiva’. A mandare la donna su tutte le furie un rimprovero ricevuto dal figlio per un suo comportamento in classe. Così ha deciso di recarsi a scuola ieri per affrontare personalmente quell’insegnante. E risolvere le cose a modo suo.
E non è la prima volta che componenti del clan Spada finiscono sotto i riflettori per aggressioni compiute nel territorio di Ostia. La più eclatante fu la testata ricevuta dal giornalista della trasmissione Rai ‘Nemo’ Daniele Piervincenzi, aggredito assieme all’operatore il 7 novembre 2017 mentre lavoravano a un servizio televisivo. Piervincenzi fu colpito da Roberto Spada con una testata, immortalata dalla telecamera, durante un’intervista sulla campagna elettorale nel X Municipio.
Avvicinato per alcune domande su presunti rapporti con CasaPound a Ostia, Roberto Spada lo colpì in pieno volto. Un episodio per cui è stato condannato a sei anni. (Ansa)
Presidente Municipio X Falconi: Minimizzare sul caso
Minimizzare sul caso della maestra aggredita da una donna della famiglia Spada perché aveva rimproverato il figlio. L”invito’ è arrivato dal presidente del Municipio X di Roma, Mario Falconi, durante la seduta del Consiglio di oggi. “Adesso perché questa violenza l’ha fatto una persona che si chiama Spada… ma vi posso raccontare di molte mamme che hanno fatto violenze ben più gravi sugli insegnanti da un punto di vista psicologico”, ha detto Falconi a maggioranza e opposizione chiedendo di rispettare la volontà della scuola di non creare troppo clamore e di non avere giornalisti sul posto.
Reazioni dei politici
“Ho messo la faccia contro la criminalità organizzata e i clan, anche abbattendo delle loro proprietà utilizzando una ruspa davanti ai media. L’illegalità si combatte anche così, alla luce del sole, e le istituzioni hanno il dovere di dare l’esempio con coraggio e senza ambiguità. Per questo sono gravissime e indegne le parole di chi, dal Pd, suggerisce di minimizzare l’aggressione subita da una maestra”, dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a proposito delle parole di Falconi.
“Chi vuole i toni bassi, come il presidente dem del Municipio X della Capitale, teorizza un vero e proprio bavaglio per i cittadini perbene: mi aspetto dimissioni immediate e parole inequivocabili da parte di Elly Schlein. Il Pd pensa che i clan si combattano con il silenzio?”. (Adnkronos)