Mafia Capitale: “No riscontri su trasferimento soldi di Alemanno”
Lo ha comunicato la Procura di Roma riferendosi alla conversazione tra Schina e Odevaine
La Procura di Roma ha chiarito che "non ci sono riscontri di trasferimenti di soldi da parte di Gianni Alemanno all'estero". Era stato Luca Odevaine, capo di Gabinetto durante la sindacatura Veltroni e componente del coordinamento per i rifugiati del Viminale, a citare l'episodio in una conversazione con Mario Schina, ex responsabile del Decoro urbano del Comune di Roma e Sandro Coltellacci, dirigente di una cooperativa.
L'ex sindaco aveva subito smentito, dichiarando di "non aver portato mai soldi all'estero, tantomeno in Argentina". Io sono l'unico sindaco di Roma che al termine del suo mandato è più povero di quando ha cominciato, perché ho dovuto vendere una casa e aprire un mutuo per pagare i debiti della campagna elettorale. Si tratta di una millanteria infondata".
Questa è l'intercettazione "incriminata". Odevaine parla di una lite che Alemanno avrebbe avuto con un uomo ancora da identificare, il cui nome non viene citato. ''Abita in questo palazzo, che figlio di m… ha litigato con Alemanno… per soldi se so' scannati… ma sai che Alemanno si è portato via, ha fatto quattro viaggi lui e il figlio con le valigie piene de' soldi in Argentina, se so' portati con le valigie piene de contanti, ma te sembra normale che un sindaco… me l'ha detto questi de Polaria'', afferma Odevaine. ''E nessuno lo ha controllato?'', chiede Schina. ''No, è passato al varco riservato'', spiega Odevaine nell'intercettazione che si trova tra le carte dell'inchiesta della Procura di Roma. Schina quindi aggiunge: ''Pensavo che i soldi se li prendesse tutti lui, sembrava che il sindaco non toccasse, invece l'ha toccati però che il sindaco… due… tre, Panzironi 10, penso che gli equilibri erano quelli".
E' in questa circostanza che viene tirato in ballo il furto in casa di Alemanno ''Poi ad un certo punto – prosegue Odevaine – deve essere successo qualche casino, ad Alemanno gli hanno fatto uno strano furto a casa". ''Cercavano qualche pezzo de carta'', afferma Schina. Odevaine ha aggiunto: ''Credo hanno litigato perché Alemanno ha pensato che ce li ha mandati questo''.