Mafie a Roma. Zevi: l’Assessorato alla Casa si sposterà a Tor Bella Monaca per incontri periodici e itineranti

“Vogliamo dare un segnale molto forte alle mafie presenti a Tor Bella Monaca: incontreremo i cittadini nelle strade, nei bar, nelle case popolari”

Auto dei Carabinieri a Tor Bella Monaca

Auto dei Carabinieri a Tor Bella Monaca

L’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi, ha portato la solidarietà dell’amministrazione comunale a Tiziana Ronzio, attivista impegnata nella lotta contro la criminalità organizzata e vittima di recenti minacce e intimidazioni.

Zevi si è recato a Tor Bella Monaca, nella periferia a sud est di Roma, presso la sede dell’associazione “Torpiubella”, dove ha espresso il sostegno del Sindaco Roberto Gualtieri e di tutta la città di Roma a Tiziana Ronzio, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadini per contrastare le mafie nei quartieri più difficili della Capitale.

Nel corso dell’incontro, Zevi ha ribadito l’impegno di Roma Capitale nella rigenerazione delle case popolari, spesso divenute terreno fertile per le organizzazioni criminali. “Le case popolari sono un luogo, un business e un obiettivo per le organizzazioni criminali. A scapito della maggioranza di persone perbene”, ha dichiarato l’Assessore. Ha poi aggiunto che l’amministrazione sta intervenendo in modo massiccio su diversi fronti, con un piano di ristrutturazioni e manutenzioni che non ha precedenti negli ultimi decenni.

Un intervento particolarmente significativo è in corso a Tor Bella Monaca, dove, grazie ai fondi europei del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), è in atto la rigenerazione del noto “Ferro di Cavallo” (R5), simbolo di degrado e difficoltà sociali. La collaborazione tra i vari soggetti coinvolti sta permettendo di trasformare questo complesso in un luogo più vivibile e sicuro per i residenti.

Sono proprio questi interventi a creare allarme nelle mafie, abituate a prosperare nell’incuria e nella negligenza delle istituzioni pubbliche”, ha affermato Zevi, evidenziando come la criminalità reagisca con minacce e violenza di fronte al cambiamento.

L’Assessore ha poi assicurato che Roma Capitale non lascerà soli coloro che combattono in prima linea, come Tiziana Ronzio e gli altri attivisti impegnati nella difesa della legalità. “Noi non lasciamo solo chi combatte sul territorio, a partire da Tiziana Ronzio. E non ci accontentiamo di iniziative spot.

Vogliamo dare un segnale molto forte alle mafie presenti sul territorio di Tor Bella Monaca: non solo non ci fate paura, ma vi verremo a cercare”, ha dichiarato Zevi, sottolineando l’importanza di una risposta concreta e costante.

La strategia dell’amministrazione non si limiterà a interventi di tipo fisico, ma si estenderà anche alla sfera culturale e sociale. “Con le armi che temete di più, e che stiamo mettendo in campo in questo quartiere: la cultura, gli assistenti sociali, le manutenzioni nelle case, la legalità diffusa, l’efficienza delle istituzioni”, ha proseguito l’Assessore, delineando un approccio integrato per contrastare l’influenza criminale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica.

Un altro aspetto innovativo della strategia di Zevi è la volontà di trasferire periodicamente l’Assessorato direttamente nei quartieri più problematici, tra cui Tor Bella Monaca. “Trasferiremo periodicamente l’Assessorato in queste strade, incontrando i cittadini e svolgendo riunioni senza filtri, alla presenza delle persone interessate”, ha spiegato l’Assessore, aggiungendo che gli incontri si terranno in luoghi informali, come bar e case popolari, oltre che nelle sedi delle associazioni e degli uffici municipali già attivi per i progetti PNRR.

Zevi ha concluso il suo intervento affermando che Tor Bella Monaca non sarà più una semplice meta di “turismo istituzionale o legalitario”, ma diventerà un modello di collaborazione tra cittadini e istituzioni. Un modello che, secondo l’Assessore, potrà essere esportato anche in altri quartieri difficili della città, segnando una nuova fase nella gestione del patrimonio abitativo e nella lotta contro la criminalità organizzata.

Le dichiarazioni di Zevi riflettono un impegno concreto e una visione a lungo termine, in cui la riqualificazione urbana e la lotta alle mafie si intrecciano per costruire una città più giusta e sicura per tutti i suoi abitanti.